Le mani della politica sui rifiuti

1 marzo 2018 | 10:20
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Le mani della politica sui rifiuti
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Le mani della politica sui rifiuti

Una storia lunga di intrecci tra imprenditori e amministratori nel fallimento di Alesia srl

Strani affidamenti a Lauria. Il Comune di Lauria nel 2004 riceve i finanziamenti per la realizzazione di un nuovo impianto per la gestione integrata dei rifiuti solidi e urbani. Soltanto nel 2008 espleta la gara per l’affidamento dei lavori di realizzazione dell’impianto. La gara è vinta dal raggruppamento di imprese la cui capogruppo è la Emit di Milano, per 7 milioni di euro circa, e siamo al 2009. Concorrente della Emit è la Co.par.m di Ferrandina in associazione con Biosistema s.rl. che inoltra ricorso al Tar di Basilicata ritenendo che la documentazione presentata in sede di gara dalla Emit non fosse conforme al capitolato speciale. Il Tar respinge il ricorso, e sempre nel 2009 iniziano i lavori di realizzazione. A lavori non ancora ultimati, e in assenza di collaudo, l’impianto viene utilizzato parzialmente per ragioni di emergenza, in seguito a ordinanze della Regione. Nell’estate del 2011 la discarica viene chiusa in seguito ad un ordinanza del sindaco di Lauria per dispersione di percolato e inquinamento delle falde acquifere. Nel frattempo, il Comune di Lauria con determinazione dirigenziale n. 219 dell’11 settembre 2009 aveva affidato la gestione del sistema integrato dei rifiuti solidi e urbani ed assimilati in località Carpineto (nuovo impianto Emit) alla Biosistema s.r.l. che il giorno prima chiede il recesso da socio della Alesia s.r.l. Altra stranezza il fatto che una società concorrente nella gara per la realizzazione dell’impianto di Carpineto, diventi gestore del medesimo impianto senza alcuna gara, prima che l’impianto venga interamente completato. Su tutta questa vicenda, nello specifico il fallimento di Alesia s.r.l., è stato aperto un fascicolo dalla Procura di Lagonegro

Il sequestro e gli indagati. Il 24 luglio 2012 i Carabinieri del Nucleo operativo ecologico, su ordine della Procura della Repubblica di Lagonegro, sequestrano la discarica e iscrivono cinque persone nel registro degli indagati. Le indagini dei militari avrebbero stabilito varie irregolarità nella costruzione dell’impianto, nel trattamento dei rifiuti e nella pratiche si sicurezza seguite. Già dall’ottobre 2011 la stessa Procura aveva avviato indagini finalizzate a chiarire se in quell’impianto c’era inquinamento e se la gara d’appalto per l’affidamento in gestione fosse stata espletata con regolarità. Da alcune analisi fatte allora da un laboratorio privato, emersero valori irregolari, superiori fino a 200 volte i tetti stabiliti dalla normativa per il ferro e a 50 volte per il toluene. Questo ultimo elemento è apparso immediatamente anomalo poiché si tratta di un idrocarburo usato come solvente. Che tipo di rifiuti ha smaltito la discarica di Lauria?

Quello strano affidamento. Già prima dell’ultimazione dei lavori il Comune di Lauria affida direttamente a Biosistema srl di Lauria, pochi mesi prima delle elezioni regionali, la gestione del “Sistema integrato” oggetto della gara aggiudicata alla Emit srl. Il Comune di Lauria e la società Biosistema srl non sono nuove ad affidamenti di questo tipo, infatti la società di Lauria già dagli inizi del secondo millennio ha gestito la vecchia discarica comprensoriale di Galdo, sindaco Marcello Pittella, e Attilio Grippo assessore comunale all’ambiente diventato successivamente presidente del CdA della società mista Alesia srl.

La singolare tempistica. Risulta singolare la fretta con la quale il Comune di Lauria procede all’affidamento della gestione del “Sistema Integrato “ alla società Biosistema srl prima del completamento di tutti i lavori con le scadenze temporali riportate nella Determina, cioè : 1) l’ultimazione dei lavori del Sistema Integrato di Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani e Assimilati prevista per il 15 ottobre 2009; 2) il termine per la rendicontazione delle opere fissato al 30 novembre 2009; 3) il gestore (ndr., non scelto con gara ad evidenza pubblica) è tenuto a comunicare alla Regione, alla Provincia e all’Arpab la data in cui è prevista l’entrata in servizio del “Sistema” con un preavviso di 30 giorni (d.lgs.59/2005). Risulta, altresì, anomala la tempistica relativa alla fuoriuscita volontaria di Biosistema srl dalla compagine societaria di Alesia srl, avvenuta in data 9 settembre, appena due giorni prima dell’affidamento e un giorno dopo l’estromissione dell’altro socio privato Ecoenergy srl della società mista, da parte del CdA avvenuta grazie a un cambiamento “illegittimo” dello Statuto societario approvato dalla stessa società Biosistema srl e altri Comuni. (Continua nella pagina seguente)

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