Basilicata, eolico selvaggio: Brienza è un segnale debole, stiamo ancora aspettando la verità sul disastro lucano

14 marzo 2021 | 12:07
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Basilicata, eolico selvaggio: Brienza è un segnale debole, stiamo ancora aspettando la verità sul disastro lucano

Non ci basta sapere se un reato è stato commesso, vogliamo sapere perché è stato commesso. Da Tolve a Oppido, da Acerenza a Lavello, da Venosa a Cancellara, da Tricarico a Grottole a Cirigliano a Balvano ovunque lo scempio è legato dal filo del denaro

Parliamo del Parco eolico Prato d’Aniello, realizzato nel territorio del Comune di Brienza, costituito da sei aerogeneratori della potenza nominale complessiva di 18 MW. L’impianto originariamente prevedeva l’installazione di 8 aerogeneratori della potenza di 4,5MW per complessivi 36 MW. Uno scempio indicibile. Almeno due degli aerogeneratori impattavano tragicamente con la visuale del borgo medievale di Brienza e in particolare con il Castello Caracciolo.

Nel corso della Conferenza dei servizitenuta presso gli uffici della Regione Basilicata in data 16 gennaio 2014 per l’acquisizione dei relativi pareri dovuti in vista dell’autorizzazione unica, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata prescriveva “la riduzione della consistenza dell’impianto mediante l’eliminazione degli aerogeneratori che confliggono con il sito sensibile dell’antico borgo medioevale di Brienza … per effetto della loro inter visibilità o in alternativa la loro dislocazione in area con caratteristica di non visibilità da e verso il centro storico di Brienza”.

Seguiamo la denuncia di un gruppo di cittadini di Brienza presentata alla Procura di Potenza il 14 gennaio 2016, seguita alla diffida del sindaco del Comune del 9 settembre 2015

La prescrizione era imposta dal vincolo monumentale derivante dal citato Decreto del Ministro per i Beni Culturali del 28 aprile 1993, mediante il quale “l’immobile denominato Borgo Medioevale, così come individuato nelle premesse e descritto nelle allegate planimetrie catastale e relazione storico – artistica, è dichiarato di interesse particolarmente importante ai sensi della citata legge 1 giugno 1939 n. 1089 e viene, quindi, sottoposto a tutte le disposizioni di tutela contenute nella legge stessa”.

La prescrizione dettata dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici non è stata pedissequamente riportata, a quanto è dato capire, nei successivi atti autorizzativi rilasciati dagli uffici della Regione Basilicata.

Per effetto della situazione descritta, nel corso della realizzazione dei lavori si è avuto modo di constatare che due aerogeneratori (uno già completamente realizzato, l’altro in corso di realizzazione) interferiscono con il cono visuale del Castello Caracciolo e del Borgo Medioevale, impattando sullo stesso in modo radicale e mutando la prospettiva del sito sensibile.

Tale situazione confligge, del resto, con quanto prescritto dalle “Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili” (Decr. del Ministero dello Sviluppo Economico del 10 settembre 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 219 del 18 settembre 2010) ed in particolare con l’All. 4 dello stesso Decreto (Impianti eolici: elementi per il corretto inserimento nel paesaggio e sul territorio), punto 3 (Impatti visivo ed impatto sui beni culturali e sul paesaggio) che prevede, per l’analisi della interferenza visiva, la “ricognizione dei centri abitati e dei beni culturali e paesaggistici riconosciuti come tali ai sensi del D. Lgs. N. 42/2004, distanti in linea d’aria non meno di 50 volte l’altezza massima visiva del più vicino aerogeneratore, documentando fotograficamente l’interferenza con le nuove strutture” (punto 3.1, par. 17 lett. B).

L’Amministrazione Comunale di Brienza ha già, con nota del 9 settembre 2015, diffidato la società che ha realizzato i lavori e gli Uffici Energia e Compatibilità Ambientale della Regione Basilicata “ad attivare l’obbligatoria vigilanza così come prevista dalla normativa vigente e dalle puntuali prescrizioni contenute nell’autorizzazione unica”.

Tale diffida non ha tuttavia sortito effetti, con la conseguenza che la situazione, alla data odierna, l’impianto risulta completamente realizzato e già funzionante (la situazione che si evince dalla documentazione fotografica in allegato è quella risultante durante la realizzazione dei lavori).

A ciò si aggiunga che solo in data 6 ottobre 2015 l’Ufficio Energia della Regione Basilicata, a seguito di ripetuti solleciti, trasmetteva al Comune di Brienza l’unica tavola relativa al foto inserimento del parco eolico autorizzato.  Tale tavola consiste di una simulazione fotografica realizzata da Piazza Unità d’Italia.

Nessun foto inserimento sembra essere stato acquisito, in sede di attività procedimentale ai fini del rilascio dell’autorizzazione, da altri punti visuali ed in particolare da Piazza Altavista e dal belvedere di Via Emanuele Gianturco. Tale omissione appare particolarmente rilevante, alla luce delle precise prescrizioni imposte dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata nel corso della richiamata conferenza di servizi. Questo Comitato ha promosso, nel mese di novembre u.s., una petizione per chiedere alla Regione Basilicata la verifica e l’eventuale sospensione dei lavori.

Sollecitato da tale petizione (sottoscritta da circa 500 persone in soli due giorni), l’Assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, dr. Aldo Berlinguer, si è recato a Brienza e successivamente la stampa ha riportato alcune sue dichiarazioni, con le quali egli si diceva “preoccupato” per le pale eoliche installate nei pressi di Brienza, che “obiettivamente risultano visibili da più punti di osservazione e rischiano di deturpare il paesaggio del castello Caracciolo e del borgo antico”. Nel rilevare che le pale eoliche potrebbero “compromettere il paesaggio magnifico di Brienza”, Berlinguer annunciava che avrebbe chiesto “ogni verifica utile”.

Ciononostante, i lavori sono stati ultimati e l’impianto è entrato in funzione, senza che alla data odierna risulti che la Regione Basilicata sia in alcun modo intervenuta per ottenere il rispetto delle prescrizioni.

È da rimarcare, inoltre, che nonostante le diffide dell’Amministrazione Comunale e l’eco che le iniziative del Comitato hanno suscitato sulla stampa, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici (a quel che risulta) non è in alcun modo intervenuta per garantire il rispetto della prescrizione dalla stessa impartita.” Questo denunciavano i cittadini nel 2016. (continua nella pagina successiva)

Nessuno avrebbe controllato alcunché

Se passate dalle parti della bella città di Brienza scoprirete che quei due aerogeneratori che impattano sulla visuale del Castello e del borgo medievale, sono lì a dominare il paesaggio mortificandolo e devastandolo. È questo il motivo per cui 6 persone, tra dirigenti e tecnici della Regione Basilicata e della Soprintendenza e i responsabili della Società Burgentia Energy srl sono stati rinviati a giudizio dal Gip del Tribunale di Potenza. Le accuse: omissione dei controlli, violazione del codice dei beni culturali e del paesaggio, abuso d’ufficio e omissione di atti d’ufficio, insomma avrebbero chiuso un occhio sulle palesi irregolarità che hanno accompagnato l’autorizzazione e la realizzazione del Parco.

Gli imputati

Raffaele Beccasio e Giuseppe Rasola, dirigente e tecnico dell’Ufficio energia della Regione; Francesco Canestrini e Michele Spaziante, dirigente e tecnico della Soprintendenza; Francesco Esposito e Nicola Morrone, rappresentante legale della Burgentia Energy srl, direttore dei lavori del Parco. Nicola Morrone all’epoca era anche consigliere di amministrazione della Società.

Nicola Morrone, il businessman dell’eolico selvaggio

Anche la partita del Parco di Brienza è riconducibile alla Plc Group, società con la quale Morrone ha lavorato non bene ma benissimo. Ma qual è stato negli ultimi anni il giro di affari dell’eolico nella sola zona tra Tolve, Oppido, Brienza, San Chirico Nuovo e dintorni? In che cosa consiste l’interesse di lor signori che nulla ha a che fare con la produzione di energia pulita? Soldi.

Il caso PLC System. Affari, operazioni industriali e finanziarie che vedono protagonisti personaggi di piccolo taglio aggrappati a grandi gruppi di interesse, compreso Nicola Morrone

Siamo partiti da un’operazione di Borsa. Abbiamo studiato i dati e le informazioni relativi alle operazioni della PLC contenuti nel Prospetto Informativo depositato presso Consob in data 28 dicembre 2017, relativo all’offerta e l’ammissione alle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario di azioni ordinarie di Industria e Innovazione S.p.A. L’offerta rientrava in un progetto di ristrutturazione del debito e di risanamento aziendale dalla Industria Innovazione Spa. All’ “Accordo di Ristrutturazione” hanno aderito talune banche creditrici, PLC Group S.p.A. (investitore cui era riservato l’Aumento di Capitale in Natura), Nelke S.r.l. (azionista di PLC Group S.p.A. con una partecipazione pari al 3,5% del capitale sociale) e altri. In questa operazione PLC Group, ha piazzato alcune società di progetto lucane attive nell’eolico. La parola chiave di tutta l’inchiesta è: Soldi

Le società veicolo in Basilicata e le commesse di PLC

Tra le principali commesse di PLC troviamo C&C Tolve, valore Euro 5,8 milioni; Forleto Nuovo 2, valore Euro 4,3 milioni;Serra Energie, valore Euro 3,7 milioni; Tivano, valore Euro 1,86 milioni.

La commessa C&C Tolve consisteva nella realizzazione, secondo la formula “chiavi in mano”, di un parco eolico della potenza complessiva nominale di 14,7 MW ubicato in località “La Colonna” nel Comune di Tolve (Provincia Potenza). Il cliente finale era la SPV C&C Tolve S.r.l., società indirettamente controllata attraverso la subholding TWH (Tolve Windfarms Holding S.r.l.) dal fondo A.C.E., e la commessa è stata generata nell’ambito dell’operazione di cessione della SPV da parte di PLC.  PLC System si occupava, nell’ambito della commessa, della fornitura chiavi in mano dell’intero parco, comprensiva di n. 7 turbine da 2,1 MW ciascuna e di tutte le opere e le infrastrutture necessarie al collegamento alla Rete di Trasmissione Nazionale, per un valore pari ad Euro 5,8 milioni circa.

La commessa Forleto Nuovo 2 consisteva nella realizzazione, secondo la formula “chiavi in mano”, di un parco eolico della potenza complessiva nominale di 12 MW ubicato in località “Acquafredda” nel Comune di Tolve (Provincia Potenza). Il cliente finale è la SPV Parco Eolico Forleto Nuovo 2 S.r.l., società indirettamente controllata attraverso la subholding TWH dal fondo A.C.E., e la commessa è stata generata nell’ambito dell’operazione di cessione della SPV da parte di PLC.

PLC System si occupava, nell’ambito della commessa, della fornitura chiavi in mano dell’intero parco, comprensiva di n. 6 turbine da 2 MW ciascuna e di tutte le opere e le infrastrutture necessarie al collegamento alla Rete di Trasmissione Nazionale, per un valore pari ad Euro 4,3 milioni circa.

La commessa Serra Energie consisteva nella realizzazione, secondo la formula “chiavi in mano”, di un parco eolico della potenza complessiva nominale di 10,5 MW ubicato in località “Serra” nei Comune di Tolve e San Chirico (Provincia Potenza). Il cliente finale è la SPV Serra Energie S.r.l., società indirettamente controllata attraverso la subholding TWH dal fondo A.C.E., e la commessa è stata generata nell’ambito dell’operazione di cessione della SPV da parte di PLC. PLC System si occupava, nell’ambito della commessa, della fornitura chiavi in mano dell’intero parco, comprensiva di n. 4 turbine da 2,625 MW ciascuna e di tutte le opere e le infrastrutture necessarie al collegamento alla Rete di Trasmissione Nazionale, per un valore pari ad Euro 3,7 milioni circa.

La commessa Tivano riguardava la realizzazione di una Sottostazione 150/30kV secondo la logica “chiavi in mano”, finalizzata alla connessione alla rete di un parco eolico della potenza complessiva nominale di 14 MW ubicato nel comune di Lavello (Pz).

Il committente è la SPV Tivano S.r.l. società interamente controllata da EDPR Italia, la local company dell’utility portoghese, ed il valore del contratto è pari a circa Euro 1,86 milioni. La commessa è stata assegnata nel secondo trimestre 2016 e si è conclusa nel primo trimestre 2017. (continua nella pagina successiva)

Gli impianti produttivi in costruzione partecipati da PLC System in Basilicata

Parco eolico Forleto Nuovo 2: la società Parco Eolico Forleto Nuovo 2 S.r.l. possedeva uno degli impianti che il gruppo facente capo a PLC System, alla data del Prospetto, stava costruendo nella località “Acqua Fredda”, Comune di Tolve (PZ), regione Basilicata. L’impianto si compone di sei turbine della potenza unitaria pari a 2 MW, di tipologia Gamesa G114, altezza al mozzo 93 metri, per un totale di 12 MW. La tariffa Feed-in prevista ed erogata dal GSE era pari ad Euro 66/MWh.

Serra Energie: la società Serra Energie S.r.l. possedeva uno degli impianti che il gruppo facente capo a PLC System, alla data del Prospetto, stava costruendo nella località “Serra”, Comune di Tolve (PZ), regione Basilicata. L’impianto si compone di quattro turbine, della potenza unitaria pari a 2,625 MW, di tipologia Gamesa G126, altezza al mozzo 84 metri, per un totale di 10,5 MW. La tariffa Feed-in prevista ed erogata dal GSE era pari a Euro 66/MWh.

C&C Tolve: la società C&C Tolve S.r.l. possedeva uno degli impianti che il gruppo facente capo a PLC System stava costruendo, nella località “La Colonna”, Comune di Tolve (PZ), regione Basilicata. L’impianto si compone di sette turbine, della potenza unitaria pari a 2,1 MW, di tipologia Gamesa G114, altezza al mozzo 93 metri, per un totale di 14,7 MW. La tariffa Feed-in prevista ed erogata dal GSE era pari a Euro 66 MWh.

Compravendite, cessioni e acquisizioni di quote e capitalizzazioni Cessione di quote della società Burgentia Energia S.r.l.

In data 31 maggio 2017, PLC System (titolare del 75% del capitale) e i signori Nicola Morrone, Maria Schiavone, Francesca Volturno, Maurizio Volturno, Antonio Lopardo, Carmine Lopardo, Salvatore Lopardo e Cataldo Lopardo (complessivamente titolari del 25% del capitale), ciascuno per la parte di propria titolarità, hanno ceduto alla società Arpinge Energy Efficiency & Renewables S.r.l. le quote di partecipazione al capitale sociale di Burgentia Energia S.r.l. per il prezzo di Euro 5.167.000. Il corrispettivo per la cessione delle quote di spettanza di PLC System è stato determinato in un importo pari ad Euro 3.862.571,10 ed è stato corrisposto dall’acquirente contestualmente al trasferimento della proprietà delle quote.

Acquisizione di quote della società Serra Energie S.r.l.

In data 22 settembre 2015, i signori Paolo Volturno, Nicola Morrone, Maria Antonietta Albini, Maurizio Volturno, Francesca Volturno e Maria Schiavone hanno ceduto le rispettive partecipazioni al capitale sociale della società Serra Energie S.r.l. (“Serra Energie”) a PLC System per il corrispettivo complessivo di Euro 600.000,00 di cui il saldo, alla data del 31 dicembre 2017, non sarebbe ancora stato corrisposto in quanto non si era ancora verificata la relativa condizione sospensiva (Ai sensi del contratto di cessione il saldo va corrisposto entro 30 giorni lavorativi dall’avvio delle opere civili per la costruzione dell’impianto eolico).

Per effetto delle suddette cessioni, PLC System ha acquisito la quota di partecipazione al capitale sociale di Serra Energie del valore nominale di Euro 10.000,00, rappresentante il 100% del capitale sociale di quest’ultima.

Acquisizione di quote della società C&C Tolve S.r.l.

In data 30 luglio 2013 PLC System, C&C Energy S.r.l., Wind Friend S.r.l. e C&C Service S.r.l. hanno sottoscritto un accordo di investimento che aveva ad oggetto la realizzazione di una joint venture tra PLC System e C&C Energy S.r.l. In data 5 luglio 2016, PLC System ha acquisito da Wind Friend S.r.l. la quota di partecipazione totalitaria (valore nominale di Euro 100.000,00) di C&C Tolve S.r.l., senza corresponsione di corrispettivo.

Acquisizione di quote della società Parco Eolico Forleto Nuovo 2 S.r.l.

In data 5 agosto 2016, la società Gamesa Energia Sociedad Anonima ha ceduto l’intera quota di partecipazione, pari al 100% del capitale sociale di Parco Eolico Forleto Nuovo 2 S.r.l., a PLC System, per il corrispettivo complessivo di Euro 236.911,00. Per effetto della cessione, PLC System ha acquisito la quota di partecipazione al capitale sociale di Parco Eolico Forleto Nuovo 2 S.r.l. del valore nominale di Euro 30.000,00, rappresentante il 100% del capitale sociale di quest’ultima.

Aumento del capitale sociale di Tolve Windfarms Holding S.r.l. mediante conferimento in natura.

In data 7 aprile 2017 l’assemblea della società Tolve Windfarms Holding S.r.l. ha deliberato di aumentare il capitale sociale da Euro 10.000,00 ad Euro 100.000,00 e quindi di Euro 90.000,00, da offrire all’unico socio (PLC System), al fine di ricevere il conferimento in natura della piena proprietà del 100% delle quote di partecipazione in Serra Energie S.r.l., C&C Tolve S.r.l. e Parco Eolico Forleto Nuovo 2 S.r.l. L’unico socio ha proceduto alla sottoscrizione dell’intero aumento di capitale provvedendo contestualmente alla sua liberazione mediante conferimento in natura della piena proprietà delle suddette quote di partecipazione. Il valore complessivo dei beni conferiti è pari ad Euro 4.648.211,00, di cui Euro 90.000,00 sono imputati a capitale, mentre i residui Euro 4.558.211,00 sono destinati a riserva.

Accordo di investimento tra PLC System e Axa Clean Energy Fund

In data 12 giugno 2017, PLC System e Nicola Morrone, titolari rispettivamente del’90% e del 10% delle quote di Tolve Windfarms Holding S.r.l. (“TWH”), società che controlla al 100% le tre SPV Serra Energia S.r.l., C&C Tolve S.r.l. e Parco Eolico Forleto Nuovo 2 S.r.l., hanno stipulato un accordo di investimento con Axa Clean Energy Fund I (“AXA”), avente ad oggetto l’ingresso di quest’ultima, in qualità di socio di maggioranza, nel capitale sociale di TWH, mediante un aumento di capitale di Euro 400.000,00, che ha portato il capitale sociale di TWH ad Euro 500.000,00, così suddiviso: AXA 80%, PLC System 18% e Morrone 2%.

ACE Renewable Holding S.A. ha rilasciato, all’atto della sottoscrizione del contratto, un finanziamento soci per un importo complessivo pari ad Euro 14.973.523,6. Con riferimento a tale finanziamento le parti hanno convenuto che lo stesso dovrà essere interamente “tirato” in un’unica rata alla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento medesimo e che la parte finanziata corrisponderà al soggetto finanziatore gli interessi di volta in volta dovuti per un ammontare pari al 4% annuo. Ulteriori finanziamenti sono stati concessi dal socio PLC System a TWH nel mese di giugno 2017 per Euro 20.000 e nel mese di agosto 2017 per Euro 60.000. L’accordo di investimento prevede che, al verificarsi di determinate condizioni sospensive, che si dovranno verificare entro il 31 marzo 2019, ACE Renewable Holding S.A., acquisterà il restante 20% detenuto dai predetti soci di minoranza.

Accordo di capitalizzazione relativo al project finance di Burgentia Energia S.r.l.

In data 4 marzo 2015, la Banca Popolare di Bari Società Cooperativa per Azioni ha concesso a titolo di mutuo fruttifero la somma di Euro 17.500.000,00 alla società Burgentia Energia S.r.l. Tale finanziamento è garantito dalla dazione in pegno delle quote della stessa Burgentia Energia S.r.l. In particolare, PLC System e i signori Maurizio Volturno, Francesca Volturno, Antonio Lopardo, Carmine Lopardo, Salvatore Lopardo, Cataldo Lopardo, Nicola Morrone e Maria Schiavone hanno costituito irrevocabilmente, con scrittura privata autenticata da un notaio, pegno di primo grado, a favore della banca finanziatrice.

Ennesime conclusioni provvisorie

Vi abbiamo raccontato una parte degli scenari finanziari, imprenditoriali, societari che sono invisibili e spesso incomprensibili ai cittadini normali. Scenari legittimi, legali, ma che possono spiegarci le ragioni per cui spesso, almeno in Basilicata, l’eolico diventa selvaggio. Soldi tanti, energia poca.

Nel caso la magistratura dovesse accertare in sede processuale le responsabilità delle 6 persone rinviate a giudizio per la costruzione del Parco eolico a Brienza, ci sarebbero alcune domande da porre. Accertare che ci siano state omissioni nei controlli non soddisfa il bisogno di verità. È necessario che qualcuno ci dica perché sono stati omessi i controlli, perché qualcuno avrebbe chiuso un occhio. Negligenza o altro? Nel vortice degli scenari finanziari della movimentazione di enormi capitali e di importanti guadagni da parte di personaggi noti e meno noti, alcuni sindaci dovrebbero chiarire fatti a circostanze, alcuni dirigenti regionali, funzionari della Soprintendenza, uomini politici, studi di ingegneria, banche, dovrebbero chiarire fatti e circostanze su quasi tutti gli oltre 1500 impianti eolici in Basilicata. Non ci interessa una condanna per abuso d’ufficio subìta dall’ultimo degli impiegati, non ci interessano le indagini giudiziarie sulle quisquilie, vogliamo la verità su quanto accaduto in Basilicata negli ultimi 15 anni in materia di devastazione del territorio per causa degli affari nell’eolico. C’è tanto lavoro da fare, forse si è cominciato, ma all’orizzonte vediamo ancora nubi.

Qui il verbale del consiglio comunale di Brienza, in data 7 dicembre 2015,  che ricostruisce bene, fino a quella data, la vicenda burgentina.

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Le foto dello scempio a Brienza

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