Hanno caricato le armi per uccidere il mare






L’air gun della vergogna a ridosso delle aree protette
Andiamo a leggere ancora
Dicono l’area e’ caratterizzata da colonie di coralli bianchi, alcuni noti, altre invece della cui esistenza non si e’ certi al 100%. Ovviamente la presenza di coralli significa anche la presenza di vita marina. Nella concessione ci sono anche zone di ripopolamento ittico, che loro chiamano “nursery” e zone di “spawning” per non far spaventare nessuno. In inglese suona tutto un po’ più asettico, vero?
Perché non parlare in italiano e dire che vogliono sparare nelle zone dove i pesci vanno a riprodursi e a depositare le uova? Mia risposta: perché pensano che la gente sia stupida.
Ma che vuoi che importi. Neanche sappiamo cosa c’e’ nei nostri mari, ma gli spariamo lo stesso.
Dicono che “al bordo” della loro concessione sono presenti delle colonie di coralli bianchi. Si tratta di specie ritenute di grande importanza per la biodiversità che sono in grado di promuovere lo sviluppo di una ricca fauna bentonica.
Notare che loro stessi, i petrolieri, dicono che evitano le zone con più coralli e più fauna ittica per precauzione. Quindi lo sanno anche loro che certo non e’ carino andare a sparare ai coralli e ai pesci che li vivono.
Ma e… le altre zone? Se ci spostiamo un pochino dai coralli noti, va bene invece?
E le balenottere? I zifi? I capidogli? E i tonni? E le tartarughe?
Per i cetacei dicono che secondo i loro studi, potrebbero esserci disturbi fino a 5,800 metri dal punto di emissione, se usano gli air gun più potenti che hanno.
Bontà loro, però in alcuni punti useranno air gun meno potente, che si potrà sentire “solo” a 1700 metri di distanza.
Ovviamente questi sono tutti numeri di petrolieri, per cui, occorre verificarli, e potrebbero esser molti di più.
Ad ogni modo, considerato che faranno air gun in un area di 300 kmq, tutta l’area (e anche un po’ di più) diventerà una specie di sassaiola contro i cetacei, che non sapranno dove andare, confusi dagli spari che arriveranno senza sosta. Che vergogna.
E ancora…
Viene fuori che questa istanza della Edison e della Petroceltic si trova all’interno dell’area D15, definito “spazio aereo pericoloso dalla superficie sino a 5500 piedi (circa 1650 m) per intensa attività aerea militare, attiva con preavviso a mezzo NOTAM”.
Ci sono qui pure “ordigni inesplosi”. Eh? Cioè ci sarà attività militare dall’alto, ci sono ordigni inesplosi, e facciamo air gun ai pesci.
Altro che far west! Qui e’ tutta una sparatoria.
Come in tutti i progetti di Valutazione di Impatto Ambientale si tende sempre a minimizzare, e a dare al colpa ad altri, a dire che e’ tutto nell’interesse nazionale, che gli effetti negativi sono tutti trascurabile e nulli e che e’ tutto “tuttapposto”, sempre.
Infatti quelli della Edison-Petroceltic dicono che le più importanti minacce per i pesci sono la pesca, l’inquinamento e lo sviluppo antropico costiero. Non possono dire pero’ che l’air gun faccia bene e quindi aggiungono che l’esplorazione sismica, puo’ “comunque determinare un impatto negativo sulla comunità ittica”.
La parola trascurabile appare ben 22 volte nel loro documento!