
Cittadini e associazioni scrivono all’Amministrazione comunale
Per quanto riguarda l’impatto sulla sicurezza stradale, la luce blu è molto abbagliante, soprattutto per i più anziani; inoltre, in caso di nebbia ed inquinamento atmosferico, essa ha un minor potere di trasmissione rispetto alla luce “rossa” (a lunghezza d’onda maggiore), con il risultato di rendere meno visibile la strada in queste particolari condizioni.
A tutto ciò si aggiungono le numerose criticità sociali registrate in diversi contesti urbani, come ad esempio nel comune di Roma (e che quindi potrebbero replicarsi anche nella nostra città). La recente istallazione di lampade a LED a luce fredda in zone centrali e ampiamente “turistiche” ha provocato tensioni tra amministrazione comunale e residenti/commercianti. L’argomento a supporto dei cittadini è innanzitutto di natura “estetica”, infatti le lampade a luce fredda conferiscono agli ambienti urbani un aspetto “asettico” e “impersonale”, snaturando la natura storica e romantica dei luoghi.
In ultimo, ma non per importanza, è l’inquinamento luminoso prodotto dalla luce blu dal punto di vista astronomico, che può essere di tipo:
qualitativo: l’illuminazione notturna con LED a luce fredda produce un aumento di luminosità nella porzione blu dello spettro, che è naturalmente più scura; inoltre allunga i tempi di adattamento al buio dei nostri occhi;
quantitativo: la luce blu, per il fenomeno fisico dello “scattering di Rayleigh”, aumenta la brillanza del cielo notturno. Da ciò consegue che le sorgenti luminose con forti componenti bluastre tendono ad avere un impatto ancora più forte rispetto ad altre sorgenti di pari intensità.