Legambiente: Male la gestione degli incendi in Basilicata. Incremento del 400%

16 agosto 2017 | 18:03
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Legambiente: Male la gestione degli incendi in Basilicata. Incremento del 400%
Legambiente: Male la gestione degli incendi in Basilicata. Incremento del 400%
Legambiente: Male la gestione degli incendi in Basilicata. Incremento del 400%
Legambiente: Male la gestione degli incendi in Basilicata. Incremento del 400%

Azioni criminali e troppi comportamenti negligenti ma anche tanti ritardi ed inadeguatezze. Ecco le proposte per vincere la battaglia contro il fuoco

Legambiente ritiene che a livello regionale vadano urgentemente messe in campo alcune misure in grado di prevenire, contrastare e mitigare il rischio.

  • La prevenzione degli incendi si fa anche e soprattutto attraverso misure di gestione forestale sostenibile. E’ necessario quindi che la regione Basilicata promuova azioni in grado di rendere il patrimonio silvo-pastorale meno vulnerabile alla diffusione delle fiamme attraverso l’applicazione di misure di gestione forestale attiva e in generale rilanciando la politica forestale regionale da decenni in grave declino e un’economia di filiera legata al bosco che coinvolga tutti i soggetti interessati pubblici e privati.
  • Resta, di fondamentale importanza il ruolo degli Enti locali nella realizzazione e aggiornamento costante del Catasto delle aree percorse dal fuoco, finalizzato alla predisposizione dei vincoli di uso dei suoli, al fine di impedire la prospettiva di speculazioni economiche sulle aree dove si siano verificati incendi.
  • E’ necessario rompere il meccanismo perverso che incentiva l’interesse a dare fuoco da parte di personale addetto allo spegnimento. Bisogna fare in modo che si attivi invece l’interesse opposto. Le soluzioni ci sono (un meccanismo premiale per cui meno incendi ci sono più compensi hai) e anche esperienze positive nel passato (Parco Aspromonte, Parco del Pollino) colpevolmente trascurate che vanno invece recuperate e diffuse sul territorio.
  • Prevedere un’adeguata e diffusa presenza nel territorio delle squadre di avvistamento, controllo e di spegnimento a terra degli incendi boschivi, mettendo a sistema e a valore l’enorme contributo del volontariato, che quando è stato messo in condizioni di operare, in sinergia e stretto contatto con il sistema complessivo, ha spesso fatto la differenza.
  • Inderogabile inoltre, che le Regioni, d’intesa con il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, potenzino i corsi di formazione per le figure che devono svolgere la funzione di direzione delle operazioni di spegnimento (DOS), anche utilizzando le competenze del personale ex CFS.
  • Sfruttare le possibilità offerte dalle nuove tecnologie ITC al fine di perseguire una gestione ottimale dell’intervento di estinzione del fuoco riducendone i tempi ed aumentandone la qualità
  • Rafforzare il sistema dei controlli e degli interventi delle Forze dell’ordine nei confronti dei criminali che appiccano gli incendi. Oggi, oltre il delitto di incendio doloso di cui all’art. art.423 bis del codice penale, si può e si deve applicare la legge sugli ecoreati (la n.68/2015). Ma anche stabilire relazioni e studiare soluzioni utili con soggetti che utilizzano il fuoco per finalità non criminali
  • Valorizzare competenze e promuovere soluzioni innovative finalizzate alla previsione del rischio d’incendio, alla ricostituzione delle aree percorse dal fuoco e allo studio e prevenzione del dissesto idrogeologico conseguente al passaggio del fuoco

 Legambiente Basilicata

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