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Il bordello delle assunzioni all’Arpab e alla Regione Basilicata

22 agosto 2017 | 16:00
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Il bordello delle assunzioni all’Arpab e alla Regione Basilicata
Il bordello delle assunzioni all’Arpab e alla Regione Basilicata
Il bordello delle assunzioni all’Arpab e alla Regione Basilicata
Il bordello delle assunzioni all’Arpab e alla Regione Basilicata
Il bordello delle assunzioni all’Arpab e alla Regione Basilicata
Il bordello delle assunzioni all’Arpab e alla Regione Basilicata

I Concorsi? E che li facciamo a fare! E’ ormai da mesi che l’Arpab sembra impegnata affannosamente sul fronte delle assunzioni. Ma c’è qualcosa di strano

I concorsi? E che li facciamo a fare! E’ ormai da mesi che l’Arpab sembra impegnata affannosamente sul fronte delle assunzioni. Mentre sui versanti dell’efficienza delle proprie prerogative a tutela dell’ambiente sembra, al contrario, molto svogliata: siamo più vicini alle chiacchiere che ai fatti. Sulle assunzioni, invece, siamo dentro i fatti, Regione compresa.  E che fatti! Ricominciamo.

Il “bordello” delle assunzioni all’Arpab

Il direttore generale Edmondo Iannicelli continua a pescare dirigenti da una graduatoria del 2009 relativa ad un concorso del 2008. Quella graduatoria, non prorogabile, poiché il vincitore fu assunto all’epoca né utilizzabile perché vecchia, è diventata il pozzo senza fondo da cui l’Arpab attinge personale dirigente e non.

La lista si sta allungando oltre ogni decenza e questo suscita qualche dubbio. La domanda è: un ente sub regionale (quindi pubblico) può assumere personale facendo ricorso a vecchie graduatorie? Boh.

Si parte il 19 luglio del 2017 quando il direttore generale assume a tempo pieno e determinato, per tre anni, dal 20 luglio 2017, nel ruolo di dirigente professionale l’ing. Auletta Maria Angelica Domenica. Assunzione senza concorso, grazie allo scorrimento di una vecchia graduatoria del 2009 il cui vincitore era stato assunto.

Con delibera n. 251 dell’8 agosto viene assunta a tempo pieno e determinato l’architetto Marianna Denora, funzione dirigente, mediante scorrimento delle graduatorie dei concorsi pubblici del 2008. Assunzione senza concorso.

Con delibera n. 255 del 14 agosto, sono assunti in qualità di collaboratori amministrativi, Colucci Rosaria e Mango Antonello, “utilmente collocati, quali idonei non ancora assunti, nella graduatoria approvata con DD n. 198/2011. Stesso disco.

Con deliberazione n. 258 del 21 agosto, viene assunto un dirigente, Lo Galbo Fabrizio con una procedura di scorrimento di una graduatoria approvata nel 2010 il cui primo classificato era stato assunto. Stessa canzone. (Continua nelle pagine seguenti)

Dubbi sulla trasparenza

Tutte delibere agostane di assunzioni autorizzate dalla Regione Basilicata con ricorso a vecchie graduatorie di vecchi concorsi. Ma non è tutto. Se leggete con attenzione i dispositivi di delibera, noterete un richiamo continuo a vecchie deliberazioni che, con la riforma Arpab e con il progetto Masterplan di rilancio dell’Agenzia, nulla hanno a che vedere. Tra richiami normativi e riferimenti a deliberazioni di inizio secolo, è difficile districarsi nel mare mosso della gestione Arpab di Iannicelli. Una cosa sembra certa: il dubbio sulla trasparenza.

Tale padre tale figlio. “Il bordello” alla Regione

A proposito di Regione, l’andazzo Arpab sembra essere di casa anche nei palazzi del governo lucano. Con il solito tempismo agostano. Anzi, la sensazione è che sia proprio l’amministrazione regionale ad educare i suoi Enti a comportamenti diciamo “stravaganti”.

Di puro stampo Arpab sarebbero alcune delibere del 4 agosto approvate in Giunta Regionale. Vediamole.

Con delibera n. 826, vengono assunti nei ruoli regionali a tempo pieno e indeterminato, due dirigenti esterni mediante lo scorrimento di una graduatoria approvata con Determinazione Dirigenziale n. 116 del 09/03/2012, la cui validità però era stata prorogata di un anno. Il primo, Gerardo Travaglio, già con incarico di Capo di Gabinetto e con incarico esterno a tempo determinato dell’Ufficio Risorse Umane. Il secondo, Antonio Carluccio, dipendente presso la Segreteria Generale de Consiglio Regionale.

Con le delibere n. 824 e 825 vengono assunti, nei ruoli regionali a tempo pieno e determinato, Teresa Casaletto e Giusy Lucia D’Avena già comandate dal Parco Nazionale dell’Appennino Lucano.  Solito vizio dello scorrimento di vecchie graduatorie.

Ma non è tutto. Nel caso delle delibere regionali si insinuerebbe un dubbio circa la loro legittimità. Perché?

Siamo certi di no, ma qualcosa lascerebbe immaginare un conflitto di interessi

Le due nomine dirigenziali di Travaglio e Carluccio sarebbero state preparate e legittimate da due precedenti Delibere di Giunta Regionale, entrambe a firma dello stesso Gerardo Travaglio. Insomma, sembrerebbe che il dirigente nominato con la delibera n. 826 sarebbe lo stesso che da un’altra posizione dirigenziale precedente avrebbe preparato e firmato i provvedimenti propedeutici alla delibera di nomina di se stesso a dirigente in altra posizione. Sembra un rebus sì, e chiediamo scusa. Ma a volte diventa difficile spiegare certe cose che sembra vengano complicate apposta per disorientare l’eventuale ficcanaso.

Quel concorso del Consiglio Regionale per assegnare dirigenti alla Giunta

Un metodo discrezionale sarebbe stato utilizzato anche nell’implementazione del ruolo unico tra Giunta e Consiglio Regionale. Il Consiglio Regionale bandisce un concorso, urgentissimo, per dirigenti, ma i primi tre classificati sono immediatamente assegnati ad uffici importanti della Giunta Regionale. Si tratta di Patrizia Minardi, Anna Pedio ed Emilia Piemontese, già in servizio come dirigenti a tempo determinato. Nulla di strano, per carità. Ma almeno una domanda è legittima: perché non è stata la Giunta Regionale a bandire il concorso, a quel punto con la dovuta pubblicità e con l’individuazione di adeguati criteri per le commissioni giudicatrici e per i candidati? Ariboh.