Questa mattina avrebbe dovuto sgomberare la sua casa, il signor Pietro Gatti, 73 anni. Vittima di un’esecuzione immobiliare. E’ l’ennesima vittima. Si è sempre opposto a quella che riteneva un’ingiustizia.
Ci ha provato. La sua abitazione espropriata comprende una particella non colpita da pignoramento e sembrerebbe che il giudice delle esecuzioni abbia violato, a detta dell’avvocato Anna Maria Caramia, le norme che vietano le vendite a prezzo vile ed ingiusto. L’intero immobile trasferito, infatti, era stato stimato nel 2007 in 335 mila euro, ma sembra che il valore fosse più alto.
L’aggiudicazione all’asta è stata di 106 mila euro. Ci ha provato il signor Gatti. Quel bene non poteva essere trasferito dopo quattro tentativi di asta, come dispone il codice. E non poteva essere buttato fuori di casa perché una parte di quella casa non è mai stata pignorata. Nonostante tutto la Giustizia non ha avuto orecchie né occhi per lui e sua moglie.