Perché esiste un cantiere per la costruzione di un impianto di pale eoliche all’interno di un’area inequivocabilmente di interesse archeologico?
Noi stessi nella terra di risulta abbiamo rinvenuto molti residui archeologici, persino un peso da telaio che risale probabilmente al periodo neolitico. I reperti emergono a vista.
La Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata ha per caso autorizzato i lavori? Se sì, con quale motivazione?
La sorveglianza archeologica nel cantiere di San Chirico è affidata allo stesso architetto del cantiere di Tolve. Questa sorveglianza in che cosa consiste?
Chi nomina il responsabile della sorveglianza archeologica? A quanto pare la stessa società che realizza i lavori. E’ tutto normale?