
Politica
Acito, lettera aperta al presidente Bardi
“Ed allora, caro Presidente, in pace con la mia Coscienza e con profonda serenità d’animo, ne prendo atto e ritorno, senza indugi, alla mia professione di tutti i giorni che, per fortuna, non mi tradisce, che non mi chiama pubblicamente fratello finché sei in campagna elettorale e devi portare voti, che è lontana dalle autocelebrazioni, dalle ipocrisie e dalle amnesie di certa politica, quella con la p minuscola”.