Studiare in Inghilterra: l’agenzia Lae Educazione Internazionale chiarisce i dubbi più frequenti degli studenti italiani
Apprendimento linguistico

Studiare in Inghilterra: l’agenzia Lae Educazione Internazionale chiarisce i dubbi più frequenti degli studenti italiani

9 aprile 2025 | 15:26



Ogni anno, tra la fine del liceo e le prime ricerche sul proprio futuro accademico, decine di studenti italiani iniziano a guardare con crescente interesse oltreconfine. L’idea di frequentare un’università nel Regno Unito affascina, ma spesso si accompagna a un carico notevole di domande. Quali sono i requisiti per accedere? Come si gestisce l’application? Quali certificazioni servono per la lingua? E soprattutto: quanto costa davvero? A chiarire le domande più frequenti è il team di LAE, agenzia specializzata nell’orientamento per la formazione all’estero, comprese le università anglosassoni.

Uno dei primi quesiti che emergono riguarda il riconoscimento dei titoli italiani. Dopo la fine del percorso scolastico in Italia, è possibile candidarsi direttamente a un corso undergraduate nel Regno Unito, a patto che il diploma di maturità sia riconosciuto dall’università di destinazione. In molti casi, è richiesta una media minima o l’integrazione con esami specifici, in particolare per i corsi più selettivi. Lae sottolinea che è fondamentale consultare i requisiti richiesti da ciascun ateneo, poiché variano sensibilmente da una facoltà all’altra.

Altro tema ricorrente è quello della lingua. Per essere ammessi a un corso di laurea nel Regno Unito, è necessario dimostrare un livello di inglese adeguato, certificato da un test riconosciuto come IELTS Academic, TOEFL iBT o Cambridge English. Il punteggio minimo richiesto dipende dal corso, ma in media si aggira tra 6.0 e 7.0 IELTS. Alcuni atenei offrono corsi propedeutici di lingua per studenti che non raggiungono immediatamente il livello desiderato, ma è sempre consigliabile iniziare a prepararsi con largo anticipo.

Una delle domande più frequenti riguarda poi il sistema delle application. A differenza dell’Italia, nel Regno Unito non esiste un test d’ingresso nazionale (salvo per medicina, odontoiatria e poche altre facoltà). Le candidature vengono gestite attraverso la piattaforma UCAS, che permette di inviare fino a cinque richieste contemporaneamente. Ogni application richiede una documentazione accurata: pagella scolastica, lettera motivazionale, referenze e, se richiesto, portfolio o prove pratiche. Per molti studenti italiani, il vero ostacolo è la gestione autonoma di tutto questo materiale: in questo senso, il supporto di un’agenzia specializzata può facilitare notevolmente il processo.

Anche il tema economico genera molte domande. Quanto costa davvero studiare in Inghilterra? Le rette universitarie per gli studenti internazionali – categoria in cui rientrano anche gli italiani – variano tra le 11.000 e le 25.000 sterline l’anno. A queste vanno aggiunti i costi di alloggio, trasporti, cibo e materiali di studio. Un’altra spesa da mettere in conto è quella del visto studentesco, obbligatorio dal 2021, che comporta anche il pagamento di una tassa sanitaria annuale per l’accesso al sistema sanitario britannico. Per gestire queste spese, alcune università offrono borse di studio parziali, mentre altre prevedono agevolazioni per studenti meritevoli o in determinate condizioni economiche.

Un punto su cui molti studenti si interrogano è quello della possibilità di lavorare durante gli studi. Con lo Student Visa attualmente in vigore, gli studenti internazionali possono lavorare fino a 20 ore settimanali durante il periodo delle lezioni e a tempo pieno durante le vacanze. Questo consente una certa autonomia economica, ma è importante valutare attentamente il carico di studio e le condizioni personali prima di pianificare un lavoro part-time.

Non mancano dubbi anche sulla vita quotidiana: è difficile integrarsi? Quanto conta la propria provenienza culturale? Come funziona il supporto agli studenti internazionali? Su questi aspetti, le università inglesi si sono dimostrate negli anni molto attente: esistono servizi di accoglienza, tutoraggio, consulenza psicologica, associazioni studentesche e attività extracurricolari pensate per favorire l’inserimento e la socializzazione. L’ambiente multiculturale, tipico di molti campus britannici, aiuta a sentirsi accolti e parte di una comunità.

La fase di orientamento è spesso determinante: scegliere il corso giusto, l’università più adatta, capire se è preferibile un campus immerso nella campagna o una metropoli come Londra sono decisioni che richiedono tempo e consapevolezza.

In sintesi, studiare in Inghilterra resta un’opportunità preziosa, ma è fondamentale affrontarla con preparazione e chiarezza. Chiarire i dubbi prima ancora di iniziare è il primo passo per vivere questa esperienza in modo sereno e costruttivo, trasformando un sogno in un progetto concreto.