Reddito energetico 2024: cos’è e chi può richiederlo
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Reddito energetico 2024: cos’è e chi può richiederlo

1 aprile 2024 | 9:53



Con l’espressione reddito energetico 2024 si fa riferimento a un bonus regolato da un DM del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’8 agosto 2023.

Si tratta di un contributo a fondo perduto il cui obiettivo principale è quello incentivare la transizione energetica di famiglie a basso reddito rientranti in determinati criteri; nello specifico è destinato all’installazione di un impianto fotovoltaico senza batteria di accumulo e con alcuni servizi per una durata non inferiore ai 10 anni (polizza multirischio, manutenzione, monitoraggio delle performance).

Il fondo nazionale reddito energetico è di 200 milioni da suddividere nel biennio 2024-2025. 80 milioni di euro all’anno sono destinati alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, mentre i restanti 20 milioni sono destinati alle restanti Regioni o Province autonome.

Bonus energetico 2024: requisiti per l’accesso

Per poter richiedere l’incentivo sono previsti determinati requisiti, in particolare l’Indicatore della Situazione Economica (ISEE) deve essere inferiore a 15.000 euro oppure inferiore a 30.000 euro nel caso di nuclei familiari con almeno 4 figli a carico.

Ogni nucleo familiare può presentare una sola domanda. È poi necessario precisare che la misura prevista dal MASE non è cumulabile con altri incentivi pubblici relativi all’installazione di un impianto fotovoltaico.

Le richieste per l’accesso all’incentivo devono essere presentate tramite un sito dedicato gestito dal GSE (Gestore Servizi Energetici) e saranno esaminate e accolte in base all’ordine cronologico di presentazione.

Oltre ai requisiti relativi all’ISEE ne sono previsti altri concernenti il tipo di impianto, la potenza installata e diverse altre specifiche tecniche. Per esempio, la potenza nominale non può essere inferiore ai 2 kW e non superiore ai 6 kW e comunque non superiore alla potenza disponibile in prelievo sul punto di connessione al momento in cui si presenta la richiesta di agevolazione.

Può risultare sicuramente utile rivolgersi a professionisti del settore come per esempio Plenitude, per avere tutte le delucidazioni relative al reddito energetico 2024, sia da un punto di vista tecnico, sia da un punto di vista burocratico.

Bonus reddito energetico: benefici

Il bonus reddito energetico porta con sé diversi vantaggi: infatti, oltre all’installazione gratuita di un impianto per la produzione di energia fotovoltaica, è prevista una riduzione dei costi in bolletta che può arrivare al 50% circa rispetto a quelli che si dovrebbero sostenere senza la presenza di detto impianto.

Non si deve poi dimenticare l’aspetto della sostenibilità ambientale; quella fotovoltaica, infatti, rientra nella categoria delle energie rinnovabili, ovvero che derivano da fonti rinnovabili (Sole, vento, acqua, biomasse ecc.), tutte energie “green” ovvero compatibili con il concetto di ecosostenibilità, una tematica sempre più attuale.

Quali sono le tempistiche relative a un impianto fotovoltaico?

In sé e per sé l’installazione di un impianto fotovoltaico non richiede tempistiche eccessive; si parla infatti di pochi giorni; sono però molto più lunghi i tempi per la connessione e per il disbrigo delle pratiche burocratiche. Quindi, a partire dalla domanda, possono trascorrere circa 60 giorni nel caso di connessioni semplici, mentre nel caso di connessioni più complesse i tempi possono allungarsi molto.

Le prospettive future e la strategia energetica nazionale

Auspicabilmente il reddito energetico potrà diventare un incentivo strutturale dedicato alle famiglie a più basso reddito. Si deve infatti sottolineare che i beneficiari del contributo si impegnano a cedere al GSE la quota di energia prodotta e non usata per l’autoconsumo; questa sarà venduta e i proventi ottenuti serviranno ad alimentare il fondo reddito energetico nazionale.

Tutto ciò si inserisce in un quadro piuttosto ampio, quello della strategia energetica nazionale che si pone nel medio lungo termine vari obiettivi; fra questi si ricordano principalmente il miglioramento della competitività del Paese tramite il rafforzamento dell’indipendenza energetica e il raggiungimento, in modo sostenibile, dei vari obiettivi ambientali definiti a livello europeo.