Perché viene e quanto tempo dura la tossa secca
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Perché viene e quanto tempo dura la tossa secca

21 dicembre 2023 | 17:7



La tosse secca rappresenta spesso una risposta fisiologica dell’organismo a un’irritazione che coinvolge una o più parti del nostro sistema respiratorio, come faringe, laringe, trachea, bronchi e polmoni. È spesso un sintomo di un disturbo solitamente associato a processi irritativi o infiammatori e la durata della tosse secca è direttamente correlata alla loro risoluzione, aspetto importantissimo, in quanto la sua persistenza oltre le tre settimane porta alla possibilità di sfociare in una condizione cronica, che impatta significativamente sulla qualità della vita. È nota anche come tosse non produttiva o stizzosa e, spesso, disturba il riposo, accentuandosi quando ci si stende in posizione supina.

Può manifestarsi in modo improvviso, tendendo generalmente a risolversi spontaneamente entro una settimana. Tuttavia, se trascurata, come precedentemente indicato, evolve in una forma persistente che può durare anche diverse settimane e la strategia terapeutica si concentra spesso sulla mitigazione dello stimolo a tossire, proprio per prevenire tale sua persistenza e la sua potenziale evoluzione verso una condizione cronica.

Perché viene la tosse secca

La tosse secca può essere conseguenza di diverse cause, ciascuna delle quali richiede un trattamento specifico o l’adozione di determinate buone abitudini. Trattare esclusivamente il sintomo, infatti, non solo non risolverà il problema di fondo ma può prolungare la durata della sintomatologia.

La causa più comune della tosse secca è spesso l’irritazione della gola, scatenata da condizioni come asma, allergie, raffreddore, influenza o reflusso gastroesofageo (nel cui caso si parla di tosse da reflusso). Quando le vie respiratorie risultano infiammate, il corpo risponde generando questo tipo di tosse che non è tesa all’espulsione del catarro, ma che è spesso legata alla costante necessità di grattarsi la gola.

In alcuni casi, questo tipo di tosse è collegato a disturbi respiratori che danno origine anche ad altri sintomi. Parliamo soprattutto di:

  • Laringite virale.
  • Bronchite, specialmente nelle sue fasi iniziali.
  • Problemi cardiaci.
  • Fibrosi polmonare.
  • Reazioni allergiche.

Il fumo e l’inquinamento atmosferico rappresentano ulteriori fattori scatenanti della tosse irritante, mentre se la tosse secca si manifesta principalmente di notte, le cause possono essere attribuite a:

  • Respirazione attraverso la bocca, che causa secchezza e che intensifica l’eventuale irritazione.
  • Posizione supina durante il sonno, che comprime le vie respiratorie, accentuando la tosse.
  • Ambienti eccessivamente secchi, come quelli riscaldati o climatizzati, che possono privare la stanza dell’umidità necessaria ed esacerbare l’irritazione delle mucose.

Cosa fare per curare e ridurre la durata della tosse secca

La tosse secca, essendo spesso un sintomo, richiede un approccio terapeutico che miri alla risoluzione della sua causa scatenante. Dopo aver identificato l’origine, è consigliabile agire sotto la supervisione di un professionista medico per alleviare il sintomo e prevenirne l’aggravamento.

Per quanto riguarda le soluzioni farmacologiche, preparati come gli sciroppi della linea Bronchenolo, ma anche le gocce sedative e le formulazioni contenenti destrometorfano bromidrato sono particolarmente indicate poiché agiscono efficacemente sopprimendo lo stimolo della tosse.

In alternativa, i rimedi naturali come il miele, l’assunzione di bevande calde e l’inalazione di vapori possono contribuire a mantenere le vie respiratorie idratate, alleviando la secchezza che spesso irrita le vie respiratorie. Anche l’inalazione di vapore tramite suffumigi rappresenta un ulteriore approccio valido per lo stesso fine.

Quando la tosse persiste oltre le otto settimane e diventa cronica, è essenziale una valutazione medica approfondita per identificare eventuali disturbi di base che potrebbero complicarsi nel tempo.

Per migliorare l’ambiente in cui si dorme, è consigliabile rimuovere polvere ed allergeni dai luoghi dove si trascorre la maggior parte del proprio tempo, oltre che stare attenti alla regolazione dell’umidità, magari attraverso l’uso di un umidificatore o vaschette d’acqua sui termosifoni.