La programmazione di un viaggio in Cina si può rivelare un compito abbastanza impegnativo, a causa dei tanti aspetti di cui ci si deve preoccupare: le tappe che andranno a comporre l’itinerario, per esempio, ma anche i costi e il clima, senza dimenticare le difficoltà che si potrebbero avere con la lingua e dettagli pratici come la preparazione dei bagagli o il cambio della valuta. C’è da decidere, poi, qual è il periodo più adatto per raggiungere il Paese: ebbene, si tratta di un territorio così grande che in ogni stagione si possono trovare luoghi da scoprire e attività a cui dedicarsi.
Chi vuole un tour operator affidabile e professionale per organizzare un viaggio in Cina sa di poter trovare una risposta alle proprie esigenze in Turisanda, che da quasi 100 anni è specializzata nella programmazione di viaggi cuciti su misura in base ai gusti e alle necessità dei turisti. Competenza e cordialità sono i punti di forza di questa realtà.
In primavera, per esempio, si potrebbero scegliere come mete il lago occidentale di Hangzhou, Suzhou, Shanghai e Guilin. Sono celebri per i loro colori nei mesi di aprile e maggio, con il verde del bambù che ricopre la provincia del Zhejang, mentre il capoluogo dello Yunnan Kunming si bagna di rugiada. Proprio in questa zona vale la pena di visitare la foresta tropicale dello Xishuangbanna e i monti Cangshan, che si trovano vicino alla città di Dali. Nel caso in cui si decida di raggiungere a maggio o a giugno la regione di Shanghai, è utile tenere presente che si tratta della stagione dei tifoni: i treni e i voli potrebbero subire variazioni o addirittura essere cancellati.
La Cina è un territorio così ampio che si ha solo l’imbarazzo della scelta quando occorre decidere le tappe da affrontare. Tutto dipende da quel che si ha voglia di vedere: paesaggi naturali o location di interesse storico? Villaggi in cui vivono minoranze etniche o grandi metropoli che danno la sensazione di vivere nel futuro? Al di là delle preferenze soggettive, poi, c’è da valutare la quantità di tempo che si ha a disposizione. In linea di massima, chi ha voglia di trekking o di ammirare meravigliosi paesaggi naturali può puntare su Huangshan e su Guilin, spesso apprezzate anche dai fotografi.
Nel cuore della Cina c’è la città di Chengdu, dove tra l’altro si può frequentare il programma di volontariato che permette di stare a diretto contatto con i panda. Il piatto tipico del posto è l’hotpot, disponibile in versione piccante o più soft. Per entrare in contatto con la cultura antica della Cina imperiale, due location da non perdere sono quelle di Pingyao e Datong, tra templi e pagode secolari e città di epoca medievale che si sono conservate alla perfezione nel corso del tempo. Infine, c’è da parlare di Hong Kong, che offre ai turisti occidentali un vantaggio non da poco: qui tutti parlano inglese. Simbolo di modernità, Hong Kong propone non solo centri commerciali all’avanguardia e parchi a tema, ma anche vette montane spettacolari e spiagge dall’aspetto esotico.
Anche il Tibet è una delle destinazioni che si possono prendere in considerazione per un viaggio in Cina, specialmente se ci si sente in un mood improntato alla sacralità e alla spiritualità. Oltre alla cultura tibetana antica che si riconosce nei costumi e nelle tradizioni della popolazione locale, qui si possono scoprire il Monte Everest e i monasteri Palhor e Drepung, senza dimenticare il tempio Jokhang e il palazzo Potala. In alternativa ci si può mettere in viaggio lungo la Via della Seta, percorrendo la più famosa e importante rotta commerciale della storia del nostro pianeta: c’è il deserto, è vero, ma ci sono anche le rovine di città del passato e bazar decisamente vivaci. Infine, segnaliamo i villaggi di Longji sulle risaie a terrazze a Longsheng e quelli Miao della provincia del Guizhou, che permettono di conoscere una Cina diversa da quella che abbiamo in mente. Per la prima volta in Cina, due settimane sono necessarie per un tour memorabile e completo.