È possibile essere licenziati senza preavviso?
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È possibile essere licenziati senza preavviso?

8 novembre 2022 | 13:10



Ricevere una lettera di licenziamento è sempre una doccia fredda, per quanto la si possa aspettare. Lo è ancor di più quando il datore di lavoro decide di mandar via un dipendente senza preavviso. La giurisprudenza ammette alcuni particolari casi secondo i quali è possibile licenziare senza alcun avvertimento, ciò che in gergo e nel linguaggio più comune viene definito licenziamento in tronco.

Sono casi rari, imputabili ad un comportamento del dipendente reputato estremamente grave. Le ragioni di tale decisione devono essere ben specificate e documentate da parte del datore di lavoro che intende procedere per tale via, poiché il rischio è che il dipendente licenziato possa far causa al proprio capo reputando il licenziamento illegittimo, ossia non sostenuto da valide motivazioni.

Ma questo è solo un primo caso. Spesso, quando si parla di licenziamento senza preavviso viene erroneamente inteso il licenziamento voluto dal dipendente, anche se in questa ipotesi è più corretto parlare, rifacendosi ai termini tecnici, di dimissioni.

Lettera di licenziamento, cos’è

Il licenziamento, nel diritto del lavoro, è l’atto secondo il quale si mette fine ad un rapporto di lavoro. Nel momento in cui si assume tale decisione, si ha il dovere di avvisare la parte in causa attraverso un documento ufficiale, alias lettera di licenziamento, nella quale verranno fornite tutte le motivazioni in merito alla volontà di scindere il contratto. Nel caso di dimissioni volontarie non sarà necessario redigere la lettera di licenziamento o di dimissioni, come si faceva una volta, ma sarà sufficiente fornirle telematicamente.

Preavviso, cosa dice la legge

Il preavviso è l’arco temporale che intercorre tra comunicazione del licenziamento e il giorno in cui il contratto di lavoro viene effettivamente recesso. La legge vuole, sempre fatte salve particolari eccezioni, che tale periodo sia lavorato.

Il preavviso, come abbiamo anticipato, subisce tempistiche ed obblighi diversi a seconda di vari casi e fattori. L’articolo 2118 del Codice Civile stabilisce che ognuno dei contraenti può recedere dal contratto a tempo indeterminato rispettando il preavviso stabilito “dalle norme corporative, dagli usi o secondo equità”. Qualora il preavviso non venisse rispettato, colui che recede è obbligato a versare alla controparte l’importo pari alla retribuzione che sarebbe spettata secondo il periodo di preavviso.

Quindi, in sostanza, è possibile vedersi recapitare una lettera licenziamento senza preavviso.

Licenziamento con e senza preavviso

Entriamo ora nel merito di quando il licenziamento senza preavviso non è soggetto al pagamento di un’indennità sostitutiva. Esistono due specifici casi che permettono al datore di lavoro di licenziare uno più dipendenti.

Nella prima ipotesi si parla di licenziamento disciplinare, imputabile ad un comportamento illecito da parte del dipendente. A seconda della gravità del comportamento, si potrà procedere o con il licenziamento per giusta causa o con il licenziamento per giustificato motivo soggettivo. Nel primo caso il comportamento del lavoratore è ritenuto talmente grave da compromettere del tutto il proseguo del rapporto del lavorativo, al punto che non è necessario il preavviso. Al contrario, nel licenziamento per giustificato motivo soggettivo, il comportamento del dipendente è ritenuto meno grave e pertanto è necessario il preavviso.

La seconda ipotesi riguarda il licenziamento per giustificato motivo oggettivo, la cui causa è imputabili a problemi strutturali dell’azienda. Anche in questo caso il preavviso è d’obbligo.

Altro caso in cui il preavviso non è necessario riguarda quando il licenziamento avviene durante il periodo di prova ma solo se è previsto dal contratto di riferimento. Infine, l’ultima eventualità in cui è possibile licenziare senza preavviso la si ha nel momento in cui si stipuli un accordo consensuale tra le parti.

E bene documentarsi quando si riceve una lettera di licenziamento o si intendere consegnare le proprie dimissioni affinché i termini di legge e le obbligatorietà vengano rispettati. Il rischio è di dover rinunciare ad una somma cospicuo o, nel peggiore dei casi, intraprendere una causa legale.