Basilicata, situazione occupazionale e figure lavorative ricercate
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Basilicata, situazione occupazionale e figure lavorative ricercate

11 gennaio 2024 | 11:26



Qual è la situazione lavorativa della Basilicata, un territorio che vive tra criticità e nuove opportunità all’interno comunque di un paese, l’Italia, dove il tema del lavoro è sempre critico? Analizzando i vari numeri e dati statistici esce fuori una situazione in chiaroscuro con elementi di criticità e qualche dato confortevole.
Partiamo dai dati forniti da Anpal.gov, Agenzia nazionale del governo per le politiche attive del lavoro: a novembre 2023 si è registrato un incremento importante delle assunzioni con una stima di oltre 2,6 mila nuovi posti per un incremento del + 310 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato che porta ad una proiezione interessante per il trimestre novembre 2023 -gennaio 2024, ovvero + 7.850 impiegati.

Quali sono le figure più richieste in Basilicata

È interessante analizzare il profilo delle figure maggiormente ricercate; dando un’occhiata alle varie offerte di lavoro in Basilicata, si assiste ad un fatto particolare, ovvero ad una richiesta di determinate figure molto tecniche che sembrerebbero scarseggiare sul territorio. Il riferimento è, ad esempio, a saldatori ad arco elettrico, medici di medicina generale, ingegneri elettronici e di telecomunicazioni, dirigenti di istituti scolastici e di strutture sanitarie private.
In aggiunta a queste figure c’è poi una grande richiesta di meccanici collaudatori, tappezzieri, operai specializzati, infermieri, ostetriche, tecnici elettronici, muratori, conduttori di mezzi pesanti, addetti a servizi di pulizia. Sono queste le principali figure lavorative ricercate in Basilicata.

Occupazione femminile e morti sul lavoro in Basilicata

Quando si parla di lavoro in Italia c’è sempre un tema che emerge, quello relativo all’impiego delle donne. Andando a circoscrivere il discorso alla sola regione Basilicata, qual è la situazione? Secondo quanto riportato dalla Segretaria confederale della Cisl Basilicata, nella regione le donne impegnate sarebbero poche e legate a situazioni problematiche. Si parla di contratti precari, atipici, intermittenti, part-time involontario e a bassa remunerazione.
Altro elemento di criticità della regione, che poi è lo specchio di quanto accade
infortuni mortali a livello nazionale, le cosiddette morti bianche, quindi sul lavoro: i dati segnano una crescita di infortuni mortali, un + 4,4 % rispetto allo stesso periodo del per una crescita da 412 a 430 morti sul lavoro.
In sostanza quello della regione Basilicata sul mondo del lavoro è un quadro alternato tra elementi positivi e criticità evidenti, un po’ come succede a livello nazionale in tutta Italia. Un mondo che si sta evolvendo andando incontro ai cambiamenti imposti dalle tecnologie multimediali, che possono generare importanti prospettive per il futuro.