Vertenza PMC Automotive, Fiom Cgil non firma accordo per nuove 50 fuoriuscite incentivate

19 aprile 2025 | 11:39
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Vertenza PMC Automotive, Fiom Cgil non firma accordo per nuove 50 fuoriuscite incentivate
Foto di repertorio

Calamita: “Inaccettabile in mancanza di certezze occupazionali e produttive per il futuro”

“In assenza di alcuna garanzia produttiva e occupazionale per il futuro, la Fiom Cgil di Basilicata ha deciso di non sottoscrivere l’accordo per le 50 fuoriuscite incentivate alla PMC Automotive, azienda di San Nicola di Melfi”. Lo rende noto la segretaria generale Fiom Cgil Basilicata Giorgia Calamita.

“Come Fiom Cgil – prosegue – denunciamo da ormai troppo tempo la grave crisi dell’automotive che si sta registrando in tutta l’ area industriale di San Nicola di Melfi.  L’ assenza di un piano industriale per l’Italia e l’incertezza dovuta ai mancati investimenti di Stellantis, insieme al taglio da parte del Governo dei fondi per il sostegno al settore automobilistico, stanno producendo solamente cassa integrazione, esuberi e pochi turni di lavoro, con la conseguente grave perdita salariale per tutte le lavoratrici e i lavoratori di Stellantis e di tutto il suo indotto. La vertenza PMC non fa altro che confermare le nostre preoccupazioni. La Fiom Cgil ha partecipato a tutti gli incontri in Confindustria Basilicata, con l’azienda PMC e le organizzazioni sindacali territoriali. Per avere certezze è necessario che Stellantis si assumi tutta la responsabilità, garantendo a tutti i suoi dipendenti la garanzia occupazionale e la continuità produttiva grazie alle commesse che devono essere garantite a tutto il suo indotto.

L’ istituzione dell’area di crisi industriale complessa, gli annunci dei nuovi modelli non bastano – denuncia Calamita – c’è bisogno di integrare le produzioni con modelli mass market che possono aumentare i volumi produttivi.

Riteniamo che la vertenza della PMC non debba rimanere isolata, bisogna costruire una vertenza complessiva per tutta l’ area industriale, Stellantis e indotto, indire una grande manifestazione per chiedere garanzie occupazionali, produttive e salariali per tutti i dipendenti della zona industriale di San Nicola di Melfi. Siamo stanchi di vedere gli azionisti che continuano a spartirsi utili miliardari, mentre le lavoratrici e i lavoratori pagano il prezzo di una crisi dovuta a mancati investimenti e a scelte sbagliate.

Per tutti questi motivi in questi giorni la Fiom Cgil insieme ai suoi delegati stanno tenendo una raccolta firme davanti ai cancelli di Stellantis per chiedere l’ integrazione salariale e la riduzione dell’orario di lavoro”.