Satriano di Lucania, fumi insopportabili da impianto di bitume: “Non ne possiamo più”

Cresce la rabbia e l’esasperazione dei cittadini di Contrada Isca e dell’intera zona del Melandro
Cresce la rabbia e l’esasperazione dei cittadini di Contrada Isca e dell’intera zona del Melandro, tra i territori comunali di Satriano, Sant’Angelo Le Fratte e Brienza. Sono oltre 200 i residenti che da tempo denunciano i disagi provocati da un impianto di bitume, attivo dalle prime ore del mattino fino al tardo pomeriggio, che sprigiona fumi ritenuti “insopportabili”.
“Non ne possiamo più” è il grido unanime lanciato dalla popolazione, che ha chiesto e continua a chiedere controlli approfonditi ad ARPAB, NOE, ASP, Provincia, Regione Basilicata e ai Comuni interessati. I cittadini lamentano di vivere barricati nelle proprie case durante le attività dell’impianto, costretti a respirare esalazioni nauseabonde, con comprensibile preoccupazione per la propria salute e per l’ambiente circostante.
La richiesta è chiara: verificare che siano rispettate tutte le normative ambientali e i limiti di legge, perché la convivenza con questi fumi – secondo le testimonianze – è diventata insostenibile. La cittadinanza si è mobilita per far sentire la propria voce: sabato 19 aprile, alle ore 11:00, presso la rotatoria di Contrada Isca, si è tenuto un incontro pubblico con rappresentanti delle comunità locali il sindaco di Satriano di Lucania il sindaco di Sant’ Angelo le fratte la minoranza di Satriano l’associazione ambientale vola . Un’occasione per mostrare quello che accade e per chiedere, ancora una volta, controlli veri e trasparenti. Il messaggio è chiaro: la salute e la dignità delle persone non possono più essere ignorate. Michele Monaco