Papa Francesco, l’anniversario della Liberazione e le lacrime finte della politica

La morte di Bergoglio e il 25 aprile hanno fatto emergere una montagna di ipocrisia e retorica davvero insopportabile
Iniziamo dal discorso a Genova del Presidente Mattarella: “Non possiamo arrenderci all’assenteismo dei cittadini dalla cosa pubblica, all’astensionismo degli elettori”. Aiuterebbe rispettare la volontà popolare anche quando non coincide con la propria, o con quella delle burocrazie europee, e giurare solennemente che non ci saranno più governi tecnici.
Importante la dichiarazione di Giorgia Meloni: “La democrazia trova forza e vigore se si fonda sul rispetto dell’altro, sul confronto e sulla libertà e non sulla sopraffazione, l’odio e la delegittimazione dell’avversario politico.” Peccato che al congresso di Azione quando Carlo Calenda tuonava che il “M5S è da cancellare” ridesse soddisfatta insieme alla allegra combriccola del suo governo con Crosetto che invitava a fare la ola e con i ‘democratici antifascisti’Mario Monti, Paolo Gentiloni e la ineffabile Pina Picierno. Peccato anche che nessuno tra gli strenui difensori dell’antifascismo da salotto (per esempio Severgnini, Gruber, Giannini, Mentana eccetera) del mainstream, il presidente Mattarella ed Elly Schlein, abbiano mai indicato tra i pericoli per la libertà l’iniziativa legislativa di Azione detta ‘Scudo democratico’. Un’iniziativa che, con il pretesto delle ingerenze straniere, di fatto intende annullare ogni libertà di stampa e di contestazione politica o critica nei confronti della UE e di chi la pensa in modo diverso dal pensiero dominante.
Scarso rispetto delle regole democratiche, ancora una volta, lo dimostrano anche la Commissione Europea e Ursula Von Der Leyen che continuano imperterrite con le forzature sul Rearm Europe dopo che la commissione JURE ha bocciato il ricorso alla procedura di urgenza. E peccato che se ne dimentichi anche il PD che nella commissione ITRE continua a sostenere le forzature della Von Der Leyen: Gli unici italiani a dire sì sono stati i dem Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Giorgio Gori. Applauditi da Pina Picierno.”
Tra gli ipocriti anche Elly Schlein che, come tutti, fa cherry picking delle parole di Francesco e dice al governo: “non merita l’ipocrisiadi chi non ha mai dato ascolto ai suoi appelli e oggi cerca di seppellire il suo potente messaggio su migranti, poveri …”. Ma che dire dell’ipocrisia del PD che, come ricordato, vota il riarmo in Europa dimenticando che in punto di morte il Papa ha detto: “Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo!” Una ripassata alla parabola della pagliuzza e della trave non farebbe male.
Ma, non essendo un potenziale elettore della destra, non mi sorprende più neanche l’anima nera di parte importante del PD.
E anche qui occorrono parole chiare. Fare il campo largo con Azione spingerebbe all’astensione molti elettori. E questo finché nel PD avranno voce rilevante Picierno e tutti quei mammasantissima di ‘Sinistra per Israele’ che insieme a Piero Fassino definiscono ‘fatalità’ le decine di migliaia di vittime civili e di bambini a Gaza, anche l’alleanza con il PD sarà indigesta per molti, me per primo.
E siccome in questa anima nera ci sono molti che si professano cattolici, a Fassino e compagnia cantando ricordo le parole del Papa: “A detta di alcuni esperti, ciò che sta accadendo a Gaza ha le caratteristiche di un genocidio. Bisognerebbe indagare con attenzione per determinare se s’inquadra nella definizione tecnica formulata da giuristi e organismi internazionali”.
Ma sulla vicenda di Gaza nessuno ne esce bene. Neanche Mattarella che nel comunicato per la fine del Ramadan parla di ‘violenze inaccettabili in Medio Oriente’ senza riuscire a citare né Gaza né Israele.
E tanta ipocrisia c’è anche nei media. Chi lo sa se Enrico Mentana e tutti quelli delle liste dei putiniani, della pace giusta, della retorica invaso e invasore e anche il Presidente Mattarella, con i suoi infelici paragoni storici, ricorderanno le parole di Papa Bergoglio sulla NATO: “Stanno abbaiando alle porte della Russia. E non capiscono che i russi sono imperiali e non permettono a nessuna potenza straniera di avvicinarsi a loro” E che dire della favola di Cappuccetto Rosso con i buoni tutti da una parte e i cattivi tutti dall’altra? Non è mancato negli ultimi giorni del suo pontificato il richiamo del Papa alle responsabilità della stampa e dei media: «Se noi prendiamo i mezzi di comunicazione di oggi manca pulizia, manca onestà, manca completezza. La disinformazione è all’ordine del giorno: si dice una cosa ma se ne nascondono tante altre.» Sarà per atto di contrizione o per pura ipocrisia che a Enrico Mentana spuntasse una lacrimuccia nel dare la notizia della morte di Francesco?
Una ultima cosa la vorrei dire agli amici ebrei italiani che su FB prima hanno spiegato perché a causa dello Shabbat il rabbino non avrebbe potuto partecipare ai funerali, poi hanno spiegato il complesso giro autorizzativo per garantire la presenza della delegazione ebraica al rito. Bene: mettetevi il cuore in pace. La Storia non ricorderà nulla di questo e neanche del ritardo di tre giorni delle condoglianze di Netanyahu, ma tutto quello che sta accadendo a Gaza, chiamatelo come vi pare, orrore, genocidio o sterminio, rimarrà come una macchia di disonore indelebile su tutti i sostenitori di Netanyahu e su quella parte di ebrei italiani che non esprime una condanna netta sullo sterminio di civili e bambini inermi e indifesi.
Ho un rapporto complicato con la fede e non sono certo un buon cattolico da portare a esempio e penso che se il Dio unico è quello di ebrei, mussulmani e cattolici alla Picierno meglio starne lontano. Ho voluto però essere testimone del rito funebre di Francesco insieme a una marea infinita di gente serena e tranquilla per un uomo che ha avuto il grande pregio, ai miei occhi, di parlare sempre chiaro non lasciando spazio ad ambiguità e incertezze.