Centrale a biogas nell’area industriale di Melfi, “criticità sul fronte della salute e della sicurezza per lavoratori e cittadini”

La Cgil di Potenza e la Camera del lavoro Cgil di Lavello esprimono forte preoccupazione per la costruzione della centrale finanziata con fondi della Regione Basilicata
La Cgil di Potenza e la Camera del lavoro Cgil di Lavello esprimono forte preoccupazione per la costruzione della centrale a biogas nell’area industriale di Melfi, finanziata con fondi della Regione Basilicata.
“Questo progetto, purtroppo – affermano il segretario generale della Cgil di Potenza Vincenzo Esposito e il responsabile della Camera del lavoro di Lavello, Danilo Dichio – non affronta né i problemi occupazionali né quelli legati all’abbattimento del costo dell’energia per il settore automotive. Al contrario, rischia di aggiungere ulteriori criticità sul fronte della salute e della sicurezza, tanto per le lavoratrici e i lavoratori quanto per gli abitanti dei comuni limitrofi. Tra l’altro l’amministrazione comunale di Melfi – aggiungono – ancora non ha convocato la commissione consiliare prevista per il necessario confronto con cittadini, sindacati e associazioni.
L’area industriale di Melfi merita un rilancio attraverso investimenti seri e strategici, in grado di garantire la tenuta occupazionale, la salvaguardia del salario degli operai e il futuro del settore automotive. Non possiamo accettare misure-spot che, anziché risolvere i problemi reali, finiscono per peggiorare le condizioni di vita delle persone e per compromettere lo sviluppo sostenibile del territorio. Rivendichiamo – concludono – una pianificazione economica e industriale che punti alla transizione energetica, alla sostenibilità e alla creazione di opportunità lavorative di qualità, mettendo al centro i diritti dei lavoratori e la salute della comunità”.