Aggressione operatore sanitario ospedale San Carlo, Cgil: necessario protocollo sulla sicurezza dei lavoratori

24 aprile 2025 | 16:18
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Aggressione operatore sanitario ospedale San Carlo, Cgil: necessario protocollo sulla sicurezza dei lavoratori

“Solo nel 2024 in Basilicata ci sono verificate 26 aggressioni ai danni dei professionisti sanitari e sociosanitari nei luoghi di lavoro”

L’aggressione subita nella giornata di ieri da un operatore sanitario in servizio allo spazio psichiatrico di diagnosi e cura dell’Azienda sanitaria San Carlo di Potenza da parte di un giovane paziente, riporta all’attenzione la sicurezza degli operatori sanitari in servizi come quello della salute mentale e dell’emergenza urgenza che detengono il triste primato di infortuni sul lavoro a causa di aggressioni.

Nel caso dello Spdc, non nuovo a tali episodi, le aggressioni, considerate eventi sentinella, mostrano in tutta la loro drammatica realtà le carenze organizzative e logistiche dell’intero dipartimento di salute mentale. Il reparto ospedaliero, afferente al Dsm dell’Asp di Potenza e ubicato all’interno dell’azienda ospedaliera San Carlo, costantemente in sovrannumero anche a seguito della sospensione dei ricoveri presso lo Spdc di Villa D’Agri, è allocato in spazi non adeguati e con arredi e complementi d’arredo ormai datati.

Ad aggravare ulteriormente una situazione già di suo complessa, si aggiungono le carenze di organico di cui soffre l’intero Dipartimento di salute mentale, con le conseguenti disfunzioni dei servizi territoriali e un maggiore ricorso al reparto per acuti, con sovraffolamento che incide sulle stesse condizioni psicofisiche dei pazienti e incrementa il rischio per i sanitari di infortuni e aggressioni.

Solo nel 2024 in Basilicata ci sono verificate 26 aggressioni ai danni dei professionisti sanitari e sociosanitari nei luoghi di lavoro del sistema sanitario pubblico, di cui 18 donne e 8 uomini. Di questi, 18 sono infermieri, 4 medici chirurghi e i restanti sono operatori socio sanitari. Le aggressioni, sia fisiche che verbali, sono state compiute soprattutto da pazienti e in alcuni casi dai perenti degli stessi.

Per la Fp Cgil la priorità è tutelare il personale e prevenire le aggressioni sia fisiche che verbali, andando avanti sulla strada della prevenzione e dando agli operatori la certezza di essere tutelati e la tranquillità di lavorare in un ambiente sereno e sicuro; la risposta non può essere certo lasciata solo alle modifiche al codice penale che permettono, anche in assenza di denuncia, di procedere d’ufficio verso gli autori di aggressioni nei confronti del personale sanitario e sociosanitario.

Ribadiamo la necessità dell’istituzione di un tavolo permanente presso l’Azienda Sanitaria di Potenza, ma anche presso l’Azienda Ospedaliera San Carlo e l’Irccs Crob per condividere un protocollo sulla sicurezza degli operatori, prevedendo un sistema stringente di controlli e il coinvolgimento dei lavoratori per la sicurezza, individuando le relative misure di prevenzione e protezione. Al fine di avere un monitoraggio completo, sarebbe inoltre opportuna l’istituzione, in tutti i luoghi di lavoro, del Registro dei mancati infortuni (ricordiamo tra i tanti, l’episodio di qualche giorno fa, verso la quale un paziente ha lanciato un pesante corpo contundente verso un’infermiera del 118, scansato per prontezza di riflessi dell’operatrice), applicando quanto previsto dalla Raccomandazione n.8-2007 del Ministero della Salute e quanto suggerito dall’attività di monitoraggio realizzata dall’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie.  È necessario garantire sicurezza. Fare quadrato contro la violenza e lanciare segnali inequivocabili. È un preciso obbligo del datore di lavoro e un impegno vincolante per noi tutti. Segretaria generale Fp Cgil Potenza – Giuliana Scarano