Vito Bardi dimentica la parola “mafia” nel giorno del ricordo

La retorica sottile e le banalità di spessore
“La Basilicata si unisce idealmente a tutto il Paese per rendere omaggio a chi ha perso la vita per mano criminale, a chi ha lottato e continua a lottare ogni giorno per la giustizia, la legalità e la dignità delle nostre comunità”. È il commento del Presidente della Regione, Vito Bardi, in occasione della Giornata nazionale della memoriae dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Appunto, di mafia, non della criminalità in genere.
Peccato che non ha detto una parola il 17 marzo scorso in occasione del quindicesimo anniversario del ritrovamento dei resti della povera Elisa Claps. Un’iniziativa organizzata dal Presidio Libera Potenza per ricordare Elisa e tutte le vittime innocenti delle mafie. Peccato che neanche il sindaco di Potenza abbia sentito il dovere di dire qualcosa.
E’ conveniente per questa classe politica omaggiare a distanza chi ha perso la vita, badate non per mano delle mafie, ma “per mano criminale”. La parola mafia da queste parti è un tabù. Il 17 marzo scorso una manifestazione per ricordare le vittime per mano mafiosa Bardi ce l’aveva in casa. Ma niente, non se ne è accorto. Così come non se ne è accorto il sindaco Telesca. “Ricordare – scrive Bardi oggi – significa non dimenticare”. Grazie, presidente, non lo sapevamo. Lo ricordi lei che ha dimenticato la parola “mafia”.