Stellantis, Melfi: “Operai, venite 9 mesi a Mirafiori”

Ecco la richiesta giunta oggi a molti lavoratori del sito lucano. “Dal 24 marzo al 31 dicembre, chi interessato può contattarmi”. Nuove possibili trasferte in vista
“Questo messaggio vale solo per i lavoratori della Unità Plastica, Stampaggio e Paraurti. Chi è interessato può contattarmi”. Inizia così l’invito fatto recapitare oggi (giovedì 13 marzo) a numerosi operai Stellantis di Melfi. “Appena arrivata una richiesta per un nutrito numero di operai generici da parte di Edct (Torino), dal 24 marzo al 31 dicembre”, si legge nel testo. Tradotto, la Edct produce cambi elettrificati per conto di Mirafiori, a Torino. E si cercano nelle Unità suddette, da Melfi, per 9 mesi.
Ma già appare come un’ulteriore conferma di come Melfi sia ormai diventato un sito da cui bisogna “togliere manovalanza,” sempre di piu’ e sempre più in fretta. Non bastano gli incentivi all’esodo. Bisogna sfoltire, all’osso, la forza lavoro. “Non deve passare il messaggio che da Melfi ce ne dobbiamo andare – ci dice un lavoratore a cui è giunto il messaggio – dobbiamo rimanere qui, resistere, altrimenti prima o poi appanneranno i cancelli definitivamente e addio Basilicata. Non dobbiamo mollare, non dobbiamo emigrare”. Nel frattempo, però, nell’universo Stellantis (Melfi) sono state tante le richieste di trasferte negli ultimi anni.
Da ricordare quanto accaduto nella trasferta di massa a Pomigliano, che tanto ha scavato un solco nella coscienza degli operai del sito lucano, che spesso hanno raccontato la cosa come una “deportazione forzata”. Solo qualche giorno fa, inoltre, un’altra richiesta di “prestito” di operai da Melfi era giunto da uno stabilimento serbo del Gruppo, a Kragujevac. Tutte richieste che fanno pensare che ormai il lavoro nel sito lucano sia diventato merce di scambio in un contesto internazionale. “Ormai siamo diventati carne umana, merce di scambio, vogliono che da qui, da Melfi, ce ne dobbiamo andare, se vogliamo lavorare, e quindi significherebbe addio Basilicata”, conclude l’operaio con cui abbiamo parlato e che oggi ha ricevuto il messaggino per una possibile trasferta nella città della Mole.