Regione Basilicata, esperti esterni a supporto dell’Ufficio di presidenza del Consiglio

Scarano (Fp Cgil): “Mentre si proclama la necessità di rafforzare l’organico, si approva l’affidamento diretto per diverse figure professionali ritenendo non vi siano professionalità all’interno e nonostante una graduatoria concorsuale di idonei”
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della Segreteria generale Fp Cgil Potenza, Giuliana Scarano, sul personale della Regione Basilicata e l’affidamento diretto del servizio di somministrazione di lavoro temporaneo relativo a diverse figure professionali
Siamo al paradosso: ai proclami sulla necessità di rafforzare la dotazione organica del personale della Regione Basilicata e utilizzare le graduatorie degli idonei, ancora disponibili, corrispondono atti che vanno in tutt’altra direzione. Con due recenti determine dirigenziali della Direzione Generale del Consiglio regionale, numero 50 del 21 febbraio e numero 37 del 19 febbraio, pubblicate sul proprio sito web, si procede rispettivamente all’affidamento diretto del servizio di somministrazione di lavoro temporaneo relativo a diverse figure professionali esperti junior da utilizzare presso il Consiglio regionale della Basilicata per lo studio e monitoraggio delle attività dei tre programmi “Pr, Pn 2021/2027 e Pnrr che insistono sulle politiche regionali ed in grado di effettuare una valutazione ex ante dei tre programmi operativi”, e “all’attivazione della Linea 6 – Servizio di consulenza e assistenza tecnica per programmi e interventi 2014 – 2020 di competenza regionale finanziati dai fondi Fesr, Fse, Feasr, Feamp E Fsc e del servizio di assistenza tecnica per le attività di chiusura regionale sul Por Fesr 2007 – 2013 e sugli interventi Fsc per il tramite della Società Consedin s.p.a.”.
Negli atti dirigenziali si afferma che non vi sono all’interno del Consiglio regionale professionalità che possano svolgere le attività di analisi e di studio dei programmi sopracitati, al punto che si ritiene necessario procedere alla creazione di un gruppo di lavoro di sei esperti senior a supporto dell’Ufficio di presidenza del Consiglio. A tal proposito ci si chiede se l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale abbia mai deliberato in merito. Non ci risulta, peraltro, sia stata effettuata una formale ricognizione sulle professionalità interne, prima di affermare tautologicamente che non ve ne sono.
Il costo di questa “operazione” ammonta a circa 120 mila euro, di cui circa 80 mila euro per attività da svolgersi in 27 giorni. Si rinnova la prassi di prediligere l’esternalizzazione del lavoro pubblico rispetto ad occupazione stabile da garantire attraverso l’assunzione degli idonei presenti nelle graduatorie dei concorsi banditi dalla Regione Basilicata.
Oltretutto per svolgere quale tipo di attività? Per effettuare una valutazione ex ante dei tre programmi operativi P.O. Fesr 2021-2027; Fsc (Programma Sviluppo Complementare) Pnnr. E per procedere alla creazione di un gruppo di lavoro di sei esperti a supporto dell’Ufficio di presidenza del Consiglio per l’analisi e verifica di coerenza dei provvedimenti di programmazione della Giunta regionale.
Ci chiediamo cosa c’è da controllare se il P.O. 2007-2013 é stato chiuso ormai da anni, il P.O. 2014-2020 è solo da chiudere con la rendicontazione delle spese sostenute al 31 dicembre 2023 mentre il P.O. 2021-2027 é ancora in alto mare. Tra l’altro il P.O. 2021-2027 é un documento approvato dalla Commissione Europea, sicuramente modificabile e migliorabile con la riprogrammazione che non pare sia all’orizzonte e che poco trova coerenza con i 27 giorni di affidamento. Non solo. Lo Statuto regionale e il Regolamento interno del Consiglio regionale disciplinano in modo chiaro il ruolo degli organi regionali (presidente della Giunta, giunta regionale e Consiglio, quale Assemblea legislativa) e delle Commissioni consiliari ai quali, nell’ambito delle specifiche attribuzioni, sono demandate funzioni di programmazione, vigilanza e controllo.
Ben altre sono le funzioni e le attribuzioni del presidente del Consiglio e dell’ufficio di presidenza. In buona sostanza è in atto il tentativo di rafforzare il ruolo della direzione della presidenza del Consiglio sugli atti di competenza della giunta rendendo sempre più chiara la visione dell’attuale presidente Pittella di concentrare una funzione di natura gestoria in capo alla direzione andando ben oltre le competenze della presidenza del Consiglio e debordando su quelle poste in capo al Consiglio stesso.