Nefrologia e Dialisi ospedale Potenza, revocato lo stato di agitazione

7 marzo 2025 | 10:46
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Nefrologia e Dialisi ospedale Potenza, revocato lo stato di agitazione

La decisione della Uil Fpl dopo il secondo incontro con il Prefetto

Si è svolto il secondo tavolo di conciliazione tra la Uil Fpl e il Prefetto per discutere della vertenza riguardante i reparti di Nefrologia e Dialisi. Al tavolo erano presenti anche l’Associazione Aned, ed il Direttore Generale del San Carlo. Durante l’incontro, la Uil Fpl ha ribadito le problematiche legate alla grave carenza di personale, sottolineando con forza che sono stati emessi ulteriori ordini di servizio per il personale, il quale non può essere obbligato a svolgere prestazioni aggiuntive. A tal proposito, il sindacato ha chiesto ancora una volta che, qualora l’Azienda intenda garantire le prestazioni per la dialisi, le tariffe orarie siano adeguate.

Per quanto riguarda il reparto di Nefrologia, dove attualmente il personale è ridotto a sole 9 unità a causa di malattie e gravidanze, -spiega in una nota la Uil Fpl-è stato richiesto un immediato invio di nuovo personale, poiché non è consentito continuare a operare in una condizione di emergenza e senza programmazione. Attualmente sono stati assunti 17 infermieri tramite stabilizzazione e 23 tramite concorso, mentre a breve arriveranno anche gli Operatori socio sanitari sia dalla graduatoria concorsuale che dalle stabilizzazioni. Sarà possibile, quindi, assegnare alcune unità al reparto di Nefrologia. Grazie all’intermediazione del Viceprefetto, abbiamo revocato lo stato di agitazione e l’Azienda San Carlo ha accolto le nostre proposte. Infatti, al reparto di Nefrologia, con l’assunzione delle nuove unità infermieristiche e di supporto (OSS), verrà inviato personale per far fronte a questa emergenza.

Per quanto riguarda le prestazioni di dialisi extra, è stato messo a disposizione un progetto per l’anno 2025, con l’erogazione delle prestazioni aggiuntive a 30 euro ad ora fermo restando la disponibilità di chi vorrà effettuarle. Abbiamo già inviato al Presidente del Consiglio e al Presidente della Quarta Commissione una proposta di legge (PDL) per legiferare una tariffa unica delle prestazioni aggiuntive a 50 euro ad ora per i professionisti che effettuano le terapie salvavita. Questa è l’unica soluzione che può essere adottata, dato che l’Azienda non intende aumentare i compensi. Ora chiediamo la sensibilità di tutta la classe politica, sia di maggioranza che di opposizione, affinché venga votata all’unanimità questa proposta, per il bene dei lavoratori e, soprattutto, per il benessere degli utenti.”