Mamma Filomena: “ditemi dove si incontreranno giustizia e verità, voglio esserci”

Non sappiamo se le campane della Santissima Trinità di Potenza nel pomeriggio di oggi, 17 marzo, hanno suonato: ma se lo hanno fatto sono state certamente sovrastate dalle parole potenti di una donna minuta che da 32 anni non ha mai smesso, e mai smetterà, di chiedere verità e giustizia. Filomena Iemma, a pochi passi dalla chiesa nel cui sottotetto è rimasta sepolta per 17 anni sua figlia Elisa Claps, è arrivata con il corteo organizzato dal presidio potentino di Libera in occasione del quindicesimo anniversario dal ritrovamento dei resti di sua figlia.

“Il vescovo di Potenza, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario al Tribunale ecclesiastico ha detto che verità e giustizia si incontrano. Vorrei sapere dove e quando si incontreranno per poter partecipare”. Tuona la voce di mamma Filomena. Forte. Più delle campane. Pungente. Più del freddo che si è levato sulla strada dello struscio potentino in questo pomeriggio di metà marzo.  “Chi entra in questa chiesa-ha detto ancora la donna- non deve guardare in alto, ma deve fare attenzione a dove mette i piedi per non calpestare il sangue di Elisa”.

Verità e giustizia, invocate anche dalla referente di Libera Potenza, Marianna Tamburrino. L’associazione contro tutte le mafie, che ha promosso l’iniziativa, ha voluto ricordare le vittime di tutte le mafie (la cui giornata nazionale si celebra il 21 marzo): esponenti delle forze dell’ordine, della magistratura, del giornalismo, cittadini e attivisti hanno letto il lungo elenco di nomi delle persone uccise dalle mafie. Un “rosario laico” a cui in silenzio hanno partecipato tutti coloro che si sono stretti ancora una volta alla famiglia Claps per chiedere “verità e giustizia”. Alcuni momenti della manifestazione