“Le lezioni di pomeriggio causano disagi ai nostri figli e a noi”

I genitori degli alunni e delle alunne dell’Istituto Petruccelli di Tramutola esprimono perplessità sulla decisione di far recuperare le lezioni nel pomeriggio: con i trasporti che abbiamo
Ha creato non pochi malumori la decisione della dirigente scolastica dell’Istituto Professionale “Petruccelli-Parisi” sede di Tramutola di far recuperare ore di lezione nel pomeriggio agli studenti e alle studentesse. Ad esprimere disappunto sono alcuni genitori che ci spiegano le ragioni per cui questa decisione non ha tenuto conto dei disagi che comporterà.
“Nell’istituto si fa la settimana corta, dal lunedì al venerdì. Nei giorni scorsi, la preside ci ha comunicato che i ragazzi avrebbero dovuto recuperare alcune ore didattiche nel pomeriggio. Si tratta-spiegano i genitori di una decisione che non tiene conto dei disagi a cui andiamo incontro noi e i nostri figli. Il recupero è previsto 2 pomeriggi a marzo, 7 ad aprile, 5 a maggio e 6 a giugno. I ragazzi dunque dovranno rimanere a scuola fino alle 17:30 (In alcuni casi fino alle 18:30) con una pausa di circa mezz’ora per il pranzo. Certamente in 30 minuti i nostri figli non fanno in tempo a tornare a casa per pranzare, per cui devono arrangiarsi portandosi il pranzo da casa visto che non esiste la mensa. Ma non è solo questo: c’è infatti la questione trasporti. Alle 14 ci sono i pullman che portano i ragazzi nei vari paesi (Armento, Paterno, San Chirico Raparo, Montemurro, Villa d’Agri) dopo invece bisogna affidarsi a quelli di linea che, si sa, non sono tanti, per cui all’uscita alle 17:30 c’è chi deve attendere il pullman fino alle 19 rimanendo per quasi due ore in mezzo alla strada. L’alternativa è che noi genitori dobbiamo andare a prenderli. Ma chi non può, come fa?”.
I genitori, in una riunione con la dirigenza scolastica, hanno rappresentato le loro perplessità chiedendo una soluzione. “Magari facendo recuperare il sabato, anziché il pomeriggio. Al momento però la situazione è quella descritta. Auspichiamo però che ci ascoltino viste le oggettive difficoltà che abbiamo rappresentato”.