La rissa Trump- Zelensky e il destino dell’Europa

Che Dio salvi l’Europa dagli europeisti!
Sui social ci si divide come al solito, si diventa maleducati e si perdono amicizie collaudate, sull’ «ottimo pezzo di televisione», come ha definito Trump lo scontro tra lui e il presidente ucraino. Ma lo scontro pone alcune questioni di fondo che nessuna leadership può evitare di affrontare.
La prima è: atlantismo ed europeismo sono conciliabili? Grande è la riconoscenza verso gli USA che ci hanno salvato dalla oppressione nazista. Anche se dovremmo ricordare, ogni tanto, che forse senza i 25 milioni di morti, secondo Wikipedia, russi difficilmente sarebbero bastati i 413 mila morti americani. Ma la riconoscenza verso gli uni e gli altri non può durare in eterno. Quindi occorre che l’Europa stabilisca una sua rotta autonoma e che tenga conto dei propri interessi. Con la guerra in Ucraina, che senza ipocrisie possiamo attribuire anche all’espansionismo della NATO avvenuto pensando che la Russia non avrebbe reagito neanche di fronte al rischio di trovarsi le testate nucleari NATO in Crimea, l’Europa si è dissanguata cedendo sia al ricatto del gas da parte di Zelensky, North Stream 2 e mancato rinnovo contratto di passaggio con Gazprom, sia alla pretesa americana, Biden imperante, di rifornirsi a prezzi quintupli da loro con tanto di rigassificatori. Occorre ricordare che sia la Russia sia l’Ucraina sono al di qua degli Urali e che sarebbe interesse dell’Europa tenerle entrambe da questa parte. La questione Ucraina poteva e doveva essere risolta all’interno dell’Europa massimizzando gli interessi di tutti: Ucraina, Russia ed Europa stessa.
La secondo: da cosa deriva la debolezza dell’Europa? Forse c’è più di un motivo ma tra questi non c’è di sicuro la questione degli armamenti. Draghi propone addirittura di aumentare la spesa in armi dimenticando sia che ne abbiamo fin troppe sia che la capacità produttiva e di spesa Europea è già oggi superiore alla Russia ma, soprattutto, costruire armi invece di auto o beni di consumo significa che in assenza di guerra i magazzini diventano rapidamente saturi e quindi in caso di pace o crolla il PIL e non si producono più oppure queste vanno usate. La deterrenza è già superiore a ogni necessità nel mondo. La debolezza europea è invece dovuta a un deficit di visione e di proposte di soluzione del conflitto. Dopo tre anni dovrebbe essere evidente a tutti che continuare il mantra della pace giusta, fornitemene un solo esempio nella storia di pace improntate non sulla forza espressa con le armi ma su questioni di principio, intendendo con questa l’integrità territoriale ucraina significa la sconfitta della Russia di Putin. Cosa improbabile con le armi convenzionali e che diventa conflitto definitivo in caso di uso di armi atomiche. Oggi nel Mondo nessuno può vincere una guerra. Nel gioco di Trump la Russia di Putin va separata dalla Cina di XI, nelle cui braccia l’aveva gettata la guerra di Biden vs. Putin e la insipienza europea. Ma ancora più grave è il fatto che ancora oggi dopo centinaia di migliaia di morti non si capisce la posizione europea e la visione che si ha sulla fine del conflitto. Sorge spontanea la domanda: nel caso in cui Trump mandi le truppe per conquistare la Groenlandia che facciamo? Chiediamo aiuto all’ONU, dopo averlo dileggiato sulla vicenda israeliana? Chiediamo aiuto alla Russia di Putin dopo avergli fatto la guerra o alla Cina di XI? Ricorriamo alla CPI dopo averla oltraggiata oppure, cosa più probabile, ci caliamo le braghe? Quando l’Europa deciderà di giocare la propria partita e non quella degli USA?
La terza questione è su chi possa fornire le garanzie all’Ucraina. In una pace dovrebbero essere garantiti tutti i contendenti. La Russia di Putin può accettare truppe europee dopo che questa si è comportata come parte in causa e non da pacificatore? Oppure può accettare la NATO visto che la questione è proprio legata all’ingresso dell’Ucraina nella NATO? Oppure l’ONU dopo che tutti hanno fatto a gara a delegittimare la sua funzione? Forse la Turchia o la Cina: bello smacco per l’intero Occidente! Nella realtà delle cose nessuno è in grado di garantire nessuno, solo una politica lungimirante e leader meno isterici e più propositivi può farlo.
Ultima questione. Ma veramente dopo la vicenda di Gaza e del genocidio, oltre a tutte le altre vicende come l’Iraq, l’ex Iugoslavia, l’Afghanistan qualcuno ha qualche primato morale da vantare e può ergersi a difensore di principi che non ha? Macron, che è a capo di una nazione con un governo privo di fiducia del parlamento, può ergersi a difesa dei valori democratici? E può farlo l’Italia che nominò Monti capo del governo a seguito del diktat di un funzionario europeo, Draghi capo della BCE, che scriveva a uno stato sovrano: “Tutte le azioni elencate nelle suddette sezioni 1 e 2 siano prese il prima possibile per decreto legge, seguito da ratifica parlamentare entro la fine di Settembre 2011”? E che poi per una manovra di Palazzo porta Draghi stesso a capo del governo? Oppure può parlare di Europa Macron che impedì l’acquisizione da parte di Fincantieri della cantieristica francese con il supporto di Draghi, allora presidente del consiglio che defenestrò l’AD di Fincantieri Bono che aveva risanato e portato Fincantieri a primeggiare in Europa e nel Mondo? O peggio ancora può esistere una unica comunità dove alcuni stati sono più uguali degli altri e dopo aver usato l’Euro per spartire l’Europa tra Francia e Germania, Trattato di Aquisgrana del 2019, cosa che da Carlo Magno in poi non erano riusciti ad ottenere con secoli di guerre? E come può l’Europa contestare l’uso della forza politica ed economica da parte di Trump dopo il massacro fatto alla Grecia?
Parafrasando Giustino Fortunato possiamo dire che l’attuale situazione è la “risultante delle deficienze morali e delle incapacità secolari della borghesia italiana, europea ed occidentale” e a giudicare dai social degli ‘europeisti’ non c’è molto da sperare in una resipiscenza utile alla sopravvivenza della Europa, perché questa è la vera posta in gioco. Che Dio salvi l’Europa dagli europeisti!