Giornata Mondiale dell’acqua, Europa Verde Basilicata: “Rete idrica come uno scolapasta”

“Servono politiche strutturali e sostenibili”
Di seguito il comunicato stampa di Europa Verde Basilicata
Oggi è la Giornata Mondiale dell’acqua: uno dei beni essenziali per la nostra vita e per il nostro Pianeta. Eppure, nonostante la sua importanza, ne sprechiamo tantissima. La rete idrica in Basilicata, in particolare, è come se fosse uno scolapasta! Apprendiamo da fonti Istat che in dieci anni, dal 2012 al 2022, l’acqua dispersa nella rete idrica lucana passa dal 38% al 65%. È una vergogna: per ogni 100 litri di acqua ne perdiamo circa 65!
Questo perché abbiamo una rete colabrodo, antiquata e scarsamente oggetto di periodiche manutenzioni, e una governance politica e gestionale che negli ultimi anni ha sostanzialmente fallito il suo compito di garantire il diritto all’acqua (come sancisce la Costituzione) e di tutelare l’acqua pubblica (così come deciso con il referendum del 2011). Intanto, ai cittadini piovono addosso bollette salate rispetto al servizio e addirittura viene impedito (come è il caso dell’autunno scorso a Potenza e dintorni) il diritto a farsi una sacrosanta doccia.
La Giunta Bardi è stata finora assolutamente inconcludente né si intravedono all’orizzonte i segnali di una inversione di tendenza rispetto alla programma regionale: nessun massiccio investimento per modernizzare la rete idrica anche con l’aiuto delle nuove tecnologie, nessuna seria riforma della governance di Acquedotto Lucano (anzi, si va verso una lottizzazione partitica) nessuna chiarezza rispetto al rapporto con Acque del Sud spa e sulla possibilità di garantire alla Regione Basilicata un ruolo di peso nella governance nella società controllata dal Ministero dell’Economia, nessuna proposta di legge sul contrasto al cambiamento climatico, nessuna azione di prevenzione rispetto alle sempre più frequenti situazioni di siccità.
Leggiamo che Bardi avrebbe proposto di recente la Basilicata come hub per la Difesa: l’ennesima follia, dopo che la nostra Regione continua a basare le sue politiche sull’utilizzo degli idrocarburi. Occorre cambiare decisamente rotta, adottando politiche strutturali e sostenibili e non soluzioni provvisorie che ci fanno perdere solo tempo e soldi.