Crisi maggioranza: “La Basilicata non può permettersi un governo balneare”

25 marzo 2025 | 10:56
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Crisi maggioranza: “La Basilicata non può permettersi un governo balneare”

Mega (Cgil Basilicata), Summa (Spi Cgil): “Troppe le criticità sul territorio che meritano risposte che solo un governo stabile può dare”

“Il governo regionale prenda atto della grave crisi in seno alla maggioranza: i gravissimi problemi che attanagliano la Basilicata non possono permettersi un periodo di governo balneare”. Così il segretario generale della Cgil Basilicata Fernando Mega e il segretario generale dello Spi Cgil Basilicata, Angelo Summa, intervenendo sulla crisi che si è aperta nella maggioranza di centrodestra allargata ad Azione e Italia viva al governo regionale della Basilicata dopo le dichiarazioni del capogruppo di FdI, Michele Napoli. “Siamo in una fase delicata per la Basilicata – affermano – dove una instabilità politica significherebbe rallentare ulteriormente i già lenti processi di trasformazione necessari in settori cruciali in forte crisi, dall’automotive alle estrazioni petrolifere, dalla sanità all’occupazione fino ai trasporti, alla mobilità, al turismo e all’agricoltura, quest’ultima minacciata pesantemente dalla crisi idrica. Troppe le vertenze aperte sui territori che meritano risposte e che solo un governo stabile è in grado di portare avanti.

È evidente che lo scenario che si è determinato – sottolineano i dirigenti sindacali – è frutto di puri accordi elettorali che nulla hanno a che vedere con il bene della collettività e della Basilicata. Il trasformismo politico che si è consumato con le recenti elezioni regionali con il passaggio nel centrodestra dell’ex governatore del Pd ora in Azione, Marcello Pittella, sta continuando a produrre effetti devastanti sul piano politico, valoriale e programmatico. Come se destra e sinistra, maggioranza e opposizione, fossero la medesima cosa. Rispettare il voto popolare delle persone e agire con coerenza per affermare le proprie idee e programmi è la precondizione per la politica tutta. Il centrosinistra ritrovi coerenza e chiarisca il proprio ambito delle alleanze per dare rappresentanza politica ai territori e in particolare ai lavoratori, ai giovani e ai pensionati che vivono una delle fasi più drammatiche della storia della nostra regione.

Ci troviamo – aggiungono – di fronte alla più rapida e pericolosa transizione industriale e produttiva e i processi di automazione in atto modificheranno profondamente il nostro tessuto produttivo. Per non parlare di sanità e infrastrutture. Il centrosinistra tutto la smetta di fare la corte a Pittella e costruisca una chiara azione programmatica senza scorciatoie trasformiste che sono la causa ormai decennale dei processi politici che hanno fatto scivolare la classe politica in una metamorfosi politicista di palazzo, sganciata dai territori e dalla partecipazione democratica. Di fronte a questa degenerazione, che rischia di produrre un discredito della politica, serve la partecipazione dei cittadini alla vita attiva nelle scelte delle classi dirigenti, determinando quella giusta pressione dal basso e l’appropriazione di spazi di partecipazione che sono fondamentali per la nostra democrazia. Per queste ragioni – concludono Mega e Summa – i referendum sul lavoro e cittadinanza promossi dalla Cgil sono una grande opportunità per mettere al centro le questioni della precarietà del lavoro e della sicurezza: occorre fermare le morti sul lavoro, superare la precarietà e i sub appalti a catena”.