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Commissariamento Parco Pollino, “Ennesimo attestato del fallimento del governo Bardi”

12 marzo 2025 | 12:21
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Commissariamento Parco Pollino, “Ennesimo attestato del fallimento del governo Bardi”

Esposito (Cgil): “La Regione faccia valere la Basilicata e rivendichi un presidente lucano”

“La nomina del commissario del Parco nazionale del Pollino da parte del ministero, dopo due anni di reggenza della facente funzioni, è l’ennesimo attestato del fallimento di questo governo regionale, attento più alle poltrone e al consenso che a creare le reali condizioni di sviluppo della Basilicata”. Lo afferma il segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito.

“Il commissariamento del Parco nazionale più grande d’Italia – riprende Esposito – arriva dopo che né la Regione Basilicata né la Regione Calabria, entrambe governate dal centrodestra, siano riuscite a trovare un accordo sul nome da proporre al ministero per la guida del parco, lasciando ancora una volta al governo centrale mano libera per mantenere il controllo su una vasta area naturale protetta che ricade interamente in due regioni del Mezzogiorno.

Parco che, ricordiamo, è ancora privo anche del direttore, sempre per inadempienze dovute all’incapacità di indicare una terna di nomi che rispettassero i criteri indicati per l’affidamento della carica in questione. Il risultato è stato un commissario, di centrodestra, ancora una volta calabrese, dopo una lunghissima presidenza di Domenico Pappaterra, anche lui calabrese. Senza cadere in facili campanilismi, riteniamo sia giunto il momento che la Regione Basilicata rivendichi non solo un presidente capace e con i titoli necessari, ma che sia lucano, in un’alternanza che ci pare quasi d’obbligo considerando che mai nella sua storia il Parco nazionale del Pollino ha avuto un presidente della Basilicata. Questo continuo servilismo da parte del governo Bardi al governo Meloni – conclude Esposito – non fa altro che mortificare i lucani e la Basilicata”.