Comitato idonei Regione Basilicata, Fp Cgil Potenza: rafforzare organico dell’amministrazione

“Gli idonei presenti nelle graduatorie sono ancora numerosissimi e le assunzioni previste per il 2025 risultano assolutamente necessarie”
Incertezze ed eventuali ritardi negli adempimenti previsti dalla legge per lo scorrimento delle graduatorie degli idonei al concorso della Regione Basilicata rischiano, com’è noto, di avere ripercussioni molto gravi sull’azione amministrativa programmata e in via di definizione, a partire dalla concretizzazione delle assunzioni previste in Regione Basilicata per il 2025. Un’eventualità, questa, da scongiurare assolutamente e nel più breve tempo possibile, onde evitare l’ennesimo grave danno ai numerosissimi idonei ancora presenti nelle graduatorie del concorso regionale svoltosi nel 2023. Allorquando, migliaia di giovani lucani hanno preso parte ad un concorso a lungo atteso e per il quale sono stati stanziati oltre 2 milioni di euro al fine di gestire nel migliore dei modi una procedura particolarmente complessa, non solo per il numero di candidati. Il tutto, nell’obiettivo di rinforzare la macchina amministrativa regionale che, negli anni, tra pensionamenti e blocchi assunzionali nazionali, ha visto ridurre enormemente il numero dei dipendenti, con conseguenti, negativi, riflessi sull’azione amministrativa regionale. Basti considerare, al riguardo, che per far fronte a questa vera e propria emergenza si è ampiamente fatto ricorso a “collaboratori esterni”, ad oggi attestati sulle 792 unità, a fronte degli appena 943 dipendenti.
Gli idonei presenti nelle graduatorie, tuttavia, sono ancora numerosissimi e le assunzioni previste per il 2025 risultano assolutamente necessarie, per quanto, comunque, insufficienti, a rafforzare un’amministrazione fortemente sotto organico. A riprova di ciò, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità, sul finire del 2024, una specifica legge di proroga (al 31 dicembre 2025) della validità delle graduatorie vigenti, che ben testimonia la necessità di poter procedere, almeno ancora per l’anno, in tempi rapidi con l’assunzione di personale già selezionato.
Ciò nonostante, a pochi mesi dalla scadenza delle graduatorie, è diffusa la preoccupazione che tutto sia stato fatto invano: non soltanto quanto in fase di programmazione sul piano delle assunzioni da parte della Regione, ma anche e soprattutto gli sforzi e i sacrifici di centinaia giovani lucani che ancora credono e si adoperano per avere un futuro nella propria regione. Si tratterebbe, più in generale, di un vero e proprio fallimento nelle complessive strategie di reclutamento messe in campo a partire dal 2023, finora fortemente condizionate anche dalle decisioni di bandire, da parte di alcuni enti locali regionali, procedure concorsuali finanche per una singola unità. E ciò, pur a fronte di medesimi profili professionali già disponibili, selezionati e, quanto alle spese da sostenere per i concorsi, a “costo zero”.
L’auspicio è che l’azione amministrativa proceda spedita e, dunque, che le scadenze siano rispettate al fine di scongiurare gravi ricadute tanto per gli idonei al maxi concorso regionale, quanto per la macchina amministrativa dell’ente banditore. Più in generale, a partire da quest’anno, al fine di massimizzare l’importante investimento regionale per la creazione di graduatorie ampie da cui poter attingere in tempi rapidi, si torna ad evidenziare, infine, l’opportunità di colmare le gravi carenze di personale anche negli enti regionali e sub-regionali attraverso specifiche convenzioni, così come in tutte le altre regioni d’Italia. Comitato idonei Regione Basilicata – Fp Cgil Potenza