Area servizio Potenza-Sicignano, vertenza ancora aperta
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Filcams Cgil: “Licenziamenti sospesi ma ancora nessuna svolta nella vertenza”
“A due mesi di distanza dall’incontro in Prefettura, restano sospesi i licenziamenti dei lavoratori del distributore di benzina nell’area di servizio sita al chilometro 49+900 della carreggiata Sud del raccordo autostradale Sicignano- Potenza senza che la vertenza abbia una svolta”. Lo rende noto il segretario generale Filcams Cgil Potenza Rocco Casaletto, ricordando che all’ultimo incontro della Filcams Cgil con l’azienda era emersa la richiesta da parte di Anas all’Eni dello studio di sicurezza per l’entrata nell’area di servizio dove è ubicato il distributore, al fine di valutare se le condizioni attuali possono soddisfare gli standard normativi.
“Valutazione – sottolinea Casaletto – di cui ancora sono sconosciuti gli esiti. Come Filcams Cgil avevamo chiesto di aspettare l’esito della suddetta valutazione prima di avviare le procedure di licenziamento degli otto lavoratori del distributore di benzina. Ad accrescere le paure per la perdita dei posti di lavoro è la comunicazione di inizio lavori per la configurazione dell’accesso all’area di servizio, prevista presumibilmente per lunedì tre marzo.
La possibile chiusura potrebbe provocare un ampliamento della vertenza che potrebbe interessare i circa 60 lavoratori che in generale sono impiegati nell’area di servizio. Da qui la richiesta, accolta dall’azienda, di sospendere i licenziamenti. Allo stesso tempo la Regione Basilicata, preso atto della disponibilità della Ferrara S.r.l, si era impegnata ad informare gli assessori regionali alle Attività produttive e alle Infrastrutture e il presidente della Regione Vito Bardi della vertenza in corso, al fine di chiedere unitamente alla prefettura e alla Ferrara S.r.l. la sospensione temporanea dell’avvio dei lavori per la messa in sicurezza dell’ingresso all’area di servizio. A oggi tuttavia nessuno di questi nodi è stato sciolto. Per questo motivo – conclude Casaletto -verranno attivate tutte le procedure a tutela dei lavoratori interessati già dalla prossima settimana con un sit In dei lavoratori e torniamo a chiedere che venga trovata il prima possibile una soluzione definitiva a questa annosa questione, per il bene dei lavoratori, appesi a un filo, e del territorio”.