Traffico di rifiuti speciali tra Campania, Puglia e Basilicata: 9 arresti

5 febbraio 2025 | 10:21
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Traffico di rifiuti speciali tra Campania, Puglia e Basilicata: 9 arresti

Il materiale era stato stoccato in capannoni dismessi: uno si trova in provincia di Matera

I Carabinieri del Noe di Lecce hanno eseguito, all’alba di oggi, un’ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip di Lecce a carico di nove imprenditori indagati per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti industriali, tra Puglia, Campania e Basilicata. I rifiuti per oltre quattromila tonnellate, secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai militari del Nucleo operativo ecologico di Lecce, Napoli e Bari, e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia, sarebbero stati smaltiti illecitamente in terreni o capannoni abbandonati in Puglia, Calabria, Campania e Basilicata e in particolare nelle province di Taranto, Cosenza, Avellino e Matera. In Basilicata uno dei siti di stoccaggio si trova a Ferrandina.  Il trasporto, è emerso dalle investigazioni, avveniva grazie a documenti falsificati. Una volta giunti a destinazione i rifiuti venivano abbandonati in capannoni dismessi o dispersi in terreni agricoli. In questo modo gli indagati avrebbero ottenuto un profitto illecito pari a un milione di euro. Nel corso dell’operazione i carabinieri del Noe hanno sequestrato tre società di trattamento rifiuti a Giugliano (Napoli), Onano (Viterbo) e San Martino Valle Caudina (Avellino), tre capannoni industriali, due terreni agricoli e 25 automezzi utilizzati per il trasporto dei rifiuti.