Tempa Rossa, fumo e fiamme: ha sempre ragione la Total?

6 febbraio 2025 | 12:03
Share0
Tempa Rossa, fumo e fiamme: ha sempre ragione la Total?

Qualche domanda ai dirigenti locali della compagnia petrolifera

In seguito a un paio di settimana di rumorose e alte fiammate della torcia di sicurezza al centro Olio di Tempa Rossa, e dopo una nota critica dei consiglieri di minoranza del Comune di Corleto Perticara, il 1 febbraio scorso la Total rassicura: “TotalEnergies EP Italia è consapevole del recente aumento della visibilità della torcia al Centro Olio Tempa Rossa che sta suscitando commenti, speculazioni e preoccupazione e intende rassicurare i residenti e gli stakeholder locali che tutte le attività condotte restano sotto il pieno controllo. La presente situazione, che differisce dall’abituale contesto operativo, è la conseguenza di interventi sugli impianti resisi necessari nell’ambito dei programmi di monitoraggio periodici che hanno determinato la decisione di anticipare alcune attività di manutenzione.” E aggiunge: “Desideriamo rassicurare la popolazione che non vi sono motivi di preoccupazione”. Leggi qui. 

Fiammate e fumo fumo

In sostanza a gennaio scorso ci sarebbe stata una fermata degli impianti per consentire interventi di manutenzione straordinaria. Gran parte degli interventi sarebbe stata completata il 18 gennaio 2025; durante il successivo riavviamento dell’impianto si è verificato un “temporaneo innalzamento della fiamma in torcia.” La qualcosa deve aver preoccupato anche i vertici della Regione Basilicata.

Infatti, ieri 5 febbraio, l’assessore regionale all’Ambiente convoca un vertice sulla vicenda. All’incontro partecipa una delegazione di Totalenergies nelle persone degli ingegneri Ferruccio Ferrucci (gestore dell’Aia di Total) e Marco Scala (capo supporto operazioni di Total). “Alla riunione, convocata di urgenza in seguito alle numerose segnalazioni di fenomeni visivi e sonori non abituali presso il Centro Olio di Tempa Rossa, erano presenti anche il direttore generale e il direttore scientifico dell’Arpa Basilicata, rispettivamente Donato Ramunno e Achille Palma.”

I dirigenti della compagnia petrolifera hanno ribadito di essere consapevoli dei fenomeni ‘straordinari’ attribuendoli a indifferibili interventi di manutenzione straordinaria sugli impianti e alle seguenti operazioni di riavviamento dell’impianto. Sempre durante la riunione l’ingegnere Ferrucci ha comunicato che già da oggi 6 febbraio le operazioni saranno completate assicurando il ripristino della situazione di normalità. Nello scusarsi, a nome della compagnia per i disagi comportati alla popolazione, il dirigente Total ha assicurato la massima disponibilità dell’azienda in termini di trasparenza.

Per quanto riguarda gli effetti nell’ambiente l’Arpab ha confermato che, “durante le scorse due settimane in cui si sono verificati frequenti fenomeni di ‘flaring’, i parametri della qualità dell’aria non hanno mai superato la soglia di pericolosità stante ai dati acquisiti dalle stazioni della rete di monitoraggio”. L’assessore, prendendo atto delle comunicazioni rassicuranti, ha chiesto di intensificare gli sforzi per evitare in futuro i fenomeni di flaring e di rumore amplificato che creano allarme e disagio nella popolazione.

Fin qui la cronaca ufficiale di un film già visto e che somiglia sempre più a una fiction. Gli autori del soggetto e della sceneggiatura sono sempre gli stessi: i dirigenti locali del Centro Olio di Tempa Rossa. Ai quali ci permettiamo anche questa volta di fare domande, nella speranza che non reagiscano, come già accaduto, in modo spropositato.

Il vertice all’assessorato Incontro Total Regione

L’impianto di trasformazione delle acque di scarto funziona? Il flusso in entrata e in uscita straordinario di automezzi in questi giorni si spiega con il trasporto di acqua di scarto derivata dalla produzione? Dove, questi camion, portano quell’acqua? All’interno dell’impianto si sarebbe rotta una cisterna di gasolio, il liquido sversato sul piazzale circostante sarebbe stato ripulito con spazzoloni e fatto fluire nella fogna: è vero? Il fumo che risale dal camino, come si vede dalla foto scattata il 3 febbraio, è fumo di zolfo? E perché ha un colore giallo? Questa roba inquina oltre modo o non inquina? La domanda la giriamo anche all’Arpab. E’ vero che agli operatori interni è stato imposto di consegnare i telefoni cellulari in concomitanza con gli eventi più critici tipo la presunta rottura della cisterna di gasolio?

Fumo giallo di zolfo? fumo

Ecco, i dirigenti locali della compagnia petrolifera ci rassicurino anche su questo. I vertici francesi e italiani della multinazionale farebbero bene a fare le necessarie verifiche sulla gestione di questa ultima fermata. Qualcosa sarebbe andata storta. E non è la prima volta.

Il vertice convocato dall’assessore all’Ambiente ci è parso ad ogni modo una pura formalità, un “tanto per…” E’ servito ad ufficializzare in sede istituzionale le giustificazioni già fornite dai dirigenti di Tempa Rossa con il comunicato diffuso il 1° febbraio. Giustificazioni che, a differenza di Donato Ramunno e di Laura Mongiello, a noi non bastano. A proposito la situazione di normalità, stamattina ancora non si vede, si vede, invece la solita fiammata ‘straordinaria’. fiammata del 6 febbraio

©Riproduzione riservata