Potenza, scale mobili XVIII Agosto verso la chiusura?

11 febbraio 2025 | 14:41
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Potenza, scale mobili XVIII Agosto verso la chiusura?
Foto di repertorio

Filt Cgil: “Nessun atto formale dalla Regione Basilicata per lo stanziamento dei fondi necessari per gli adeguamenti come garantito, chiederemo un incontro urgente all’assessore regionale alle Infrastrutture”

L’impianto meccanizzato primo viale Marconi – XVIII Agosto è a rischio chiusura. È quanto emerso dall’incontro che si è svolto oggi tra il sindaco di Potenza, Vincenzo Telesca, e la Filt Cgil Basilicata. “La Regione Basilicata – afferma Rocco Pace, della Filt Cgil – non ha stanziato le somme necessarie per i lavori di manutenzione per gli adeguamenti certificati dall’Ansfisa e indispensabili affinché l’impianto, arrivato a fine vita per la scadenza dei trent’anni, possa rimanere aperto. Nonostante le rassicurazioni da parte dell’assessore regionale alle Infrastrutture Pasquale Pepe sulla disponibilità del trasferimento dei fondi necessari, quantificati in circa 7 milioni di euro, non vi è alcun atto formale da parte del governo regionale che vada in questa direzione. Per questo motivo come Cgil chiederemo un incontro urgente all’assessore Pepe per avere certezze su un intervento che riteniamo necessario sia per la mobilità della città di Potenza che per i livelli occupazionali, che subirebbero l’impatto di una eventuale chiusura. Chiusura che va assolutamente scongiurata trattandosi di un importante collegamento della città al centro storico.

La Regione Basilicata destini i fondi necessari alla realizzazione dei lavori richiesti – conclude Pace – andando incontro alle casse comunali che potrebbero così occuparsi della manutenzione straordinaria. Si tratterebbe a nostro avviso di un atto “dovuto” nei confronti della città capoluogo e del suo ruolo di città dei servizi, soprattutto in un momento delicato per la mobilità visti anche gli interventi sulle linee ferroviarie che lasceranno nel prossimo futuro il capoluogo senza treni per diversi mesi. A rischio c’è la sopravvivenza stessa della città che potrebbe rimanere sempre più isolata”.

All’incontro sono state affrontare altre questioni afferenti al trasporto pubblico urbano, come l’introduzione del servizio a chiamata dei bus urbani, che per la Filt Cgil “merita ulteriori approfondimenti sia per l’efficienza del servizio che per l’impatto che potrebbe avere sull’organizzazione del lavoro”. Garanzie sono stare fornite in merito alla messa in sicurezza delle fermate, i cui lavori sono ripresi dopo la pausa natalizia e che termineranno a breve in concomitanza con l’infomobilità e l’installazione delle paline che indicheranno gli orari di arrivo dei bus.