M5S: Pittella come il marchese del Grillo

Araneo e Verri: “ancora una volta gli interessi della politica vengono prima della comunità lucana”
Di seguito la nota di Alessia Araneo e Viviana Verri, consigliere regionali M5S Basilicata
Abbiamo finalmente compreso il significato del nome “Azione”. Agire, agire in fretta e furia per capitalizzare il più possibile, ma per chi? Per sé e per chi li circonda. Il bene comune? Uno sconosciuto. Ahinoi, è questa la sinossi delle azioni messe in campo sin dai primi giorni della corrente legislatura dal partito guidato dal “gladiatore” Marcello Pittella, che sembra combattere nell’arena, però, soltanto per accrescere i benefici di una certa classe, quella politica.
L’audace Azione inizia il suo percorso con la famosa legge Pittella che ha svincolato la somma di 1950 euro a vantaggio dei consiglieri (segue pdl delle opposizioni per chiederne l’abrogazione; tentativo bocciato dalla maggioranza. A beneficio di chi legge ricordiamo che per il M5s, e probabilmente per altre forze politiche, la somma resta vincolata per la retribuzione del personale) e continua con altre due spavalde proposte atterrate in prima commissione. La prima proposta riguarda il rimborso spese e, precisamente, ha lo scopo di “rimodulare la previsione normativa riguardante l’indennità di missione spettante ai consiglieri regionali, parametrandola agli indici Istat”. Una proposta la cui importanza ai fini della collettività è di difficile comprensione. In più, la proposta viene presentata con clausola di invarianza finanziaria. Come sarebbe possibile adeguare l’indennità di missione ai parametri Istat senza incidere sulla spesa e dunque sui soldi pubblici? Nel mentre, giace inascoltata in Consiglio una nostra mozione sul salario minimo. Singolare è che per l’adeguamento dei compensi delle cittadine e dei cittadini al carovita la maggioranza non si esprima, ma sull’adeguamento Istat delle missioni ci sia tanta solerzia.
Ma non è tutto. Sempre a firma di Marcello Pittella arriva in commissione un’altra proposta corredata di “dichiarazione di urgenza”. Urgerebbe, a dire del presidente del consiglio, una revisione dell’art. 10 della legge regionale n.8 del 30 aprile 2014 che prevedeva quanto segue “Ferme restando le ipotesi di inconferibilità o incompatibilità previste dalla normativa vigente, l’assunzione di una carica remunerata a qualsiasi titolo in enti, agenzie, aziende anche sanitarie, società totalmente partecipate o comunque controllate ai sensi dell’art. 2359 del codice civile ed altri organismi partecipati dalla Regione Basilicata, da parte di ex Parlamentari anche europei ed ex Consiglieri regionali titolari di vitalizio comporta la decurtazione dell’emolumento relativo all’incarico per un importo corrispondente all’assegno vitalizio percepito.” Un comma, quello appena citato, giudicato ingiusto dal Presidente e per cui occorrerebbe, con urgenza, la seguente modifica: “La decurtazione di cui al comma 1 non si applica nel caso in cui la somma dell’emolumento e del vitalizio sia inferiore al trattamento economico omnicomprensivo previsto per i dirigenti generali di dipartimenti regionali”.
Ora, non solo è difficile cogliere l’urgenza di un simile provvedimento, ma diventa complicato, o forse no, comprendere a chi giovi questa sequela di provvedimenti. Torniamo a ribadire che il mandato elettorale che abbiamo ricevuto è quello di rappresentare gli interessi delle lucane e dei lucani, non quello della classe politica a cui pure apparteniamo. La politica è un servizio al quale si sceglie di aderire, non deve tramutarsi in un privilegio.
Le scelte intraprese da Marcello Pittella dall’inizio della legislatura ad oggi portano tutte il segno, per così dire, della “spavalderia”: dall’incremento dei compensi ai consiglieri, alle nomine di prossimità, all’incarico in ASP fino all’adeguamento ISTAT delle missioni e all’abrogazione della riduzione degli emolumenti per cariche e incarichi in organismi regionali. Pittella dispone, il centrodestra ubbidisce, ma qualcuno continua a dire No. Il consiglio regionale deve restare la casa della comunità lucana, non la reggia del Marchese del Grillo e della sua opera di restaur-Azione. Alessia Araneo, Viviana Verri Consigliere regionali M5S Basilicata