Crisi idrica Basilicata, Palmisano e Della Valle (M5S): “tema diventi realmente priorità per governo Bardi”

Europarlamentari pentastellati: “Opportunità anche con programma ‘Coesione per le transizioni”
“Le autorità locali possono accedere ai Fondi di coesione per migliorare infrastrutture idriche. Inoltre i beneficiari che attuano progetti nel settore idrico possono richiedere assistenza tecnica nell’ambito della Comunità di pratiche ‘Coesione per le transizioni’ (C4T). L’Ue è pronta a fare la sua parte. Il governo Bardi inserisca il tema della crisi idrica come prioritario nella sua agenda, dando risposte reali alle esigenze delle comunità e delle imprese della Basilicata sul fronte della crisi idrica”. Lo dichiarano gli europarlamentari del Movimento Cinque Stelle Valentina Palmisano e Danilo Della Valle che nelle scorse settimane avevano presentato un’interrogazione con risposta scritta alla Commissione europea sulle perdite idriche, la gestione emergenziale e la mancanza di pianificazione in Basilicata.
“Il commissario europeo per l’ambiente, la resilienza idrica e un’economia circolare e competitiva, Jessika Roswalla, oltre a confermare la disponibilità di 16 milioni di euro per la Basilicata per il Fondo di sviluppo regionale 2021-2027 – proseguono i due europarlamentari – ha evidenziato come gli interventi sull’approvvigionamento idrico devono essere coperti dai fondi nazionali e dal Pnrr”. “Se davvero il centrodestra lucano ha a cuore le sorti della sua comunità, ‘svegli’ dal torpore il governo Meloni e chieda – concludono Palmisano e Della Valle – la possibilità di condividere un cronoprogramma d’investimenti in gradi di far superare, almeno in parte la grave emergenza idrica, e soprattutto infrastrutturale del territorio regionale”.
“Così come emerge dalla risposta alla nostra interrogazione la Direttiva sull’acqua potabile impone agli Stati membri di valutare i livelli delle perdite di acqua e i potenziali miglioramenti entro gennaio 2026. Su tale base entro gennaio 2028 la Commissione fisserà un valore soglia massimo consentito per le perdite di acqua; gli Stati membri che lo superano dovranno presentare entro due anni un piano d’azione volto a ridurre i livelli delle perdite sul loro territorio. Questo vuol dire – concludono i due europarlamentari del M5s – che non si possono continuare ad accumulare ulteriori ritardi