Bonus gas Basilicata, attenzione ai conguagli: quelli prescritti non vanno pagati

11 febbraio 2025 | 11:53
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Bonus gas Basilicata, attenzione ai conguagli: quelli prescritti non vanno pagati

Assium Basilicata: Alcuni fornitori stanno inviando conguagli riferiti addirittura all’anno 2022. Ma la legge è chiara: i conguagli su consumi oltre i 24 mesi sono prescritti

Nelle ultime settimane, diversi fornitori di energia, tra cui Eni, stanno inviando bollette con conguagli sul bonus gas Basilicata, causando dubbi e preoccupazioni tra i consumatori. Tuttavia, è importante fare chiarezza-è quanto afferma Assium (Associazione Italiana Utility Manager) Basilicata che aggiunge: non si tratta della fine del bonus gas regionale, che resta attivo per gli utenti lucani, ma di un ricalcolo applicato dai fornitori per correggere errori di fatturazione commessi negli anni passati.

Alcuni utenti lucani hanno ricevuto negli scorsi anni bollette pari a zero euro o con importi irrisori, ma questo era un errore che avevamo già accertato: il Bonus gas Basilicata copre esclusivamente il costo della materia prima gas (calcolato sul PSV, l’indice del prezzo all’ingrosso), mentre quote fisse, imposte e oneri di sistema devono essere comunque pagati. Alcuni fornitori avevano nei primi mesi dell’agevolazione applicato il bonus in modo errato, azzerando interamente o quasi la bolletta, ed ora stanno inviando conguagli per recuperare gli importi non fatturati correttamente. Oltre a fornitori che avevano fatturato i consumi in modo “stimato” e che solo ora stanno correggendo su letture “reali” con le relative conseguenze.
Attenzione: non tutti i consumatori sono tenuti a pagare questi importi! Alcuni fornitori stanno inviando conguagli riferiti addirittura all’anno 2022. Ma la legge è chiara: i conguagli su consumi oltre i 24 mesi sono prescritti e non devono essere pagati.

Verificare la bolletta e controllare l’anno a cui si riferisce il conguaglio. Se il conguaglio riguarda il 2022, contestarlo immediatamente per far valere il diritto alla prescrizione. Non effettuare il pagamento senza prima aver richiesto chiarimenti al proprio fornitore.

“È fondamentale che i cittadini siano informati-spiega Vito Palladino, delegato regionale Assium Basilicata- e sappiano che non tutti i conguagli devono essere pagati. Se il ricalcolo si riferisce a più di 24 mesi fa, il consumatore può opporsi legalmente. Invitiamo chiunque riceva questi conguagli a controllare bene le date e, in caso di dubbi, a contattare un Utility Manager esperto per ricevere assistenza.”