Stellantis, “Nessuna certezza per Melfi, la Regione si faccia garante per un intervento del governo”
Cgil e Fiom presenti oggi al tavolo in Regione: “purtroppo si continua a navigare a vista”
“Nonostante la presenza di Stellantis all’incontro di oggi in Regione Basilicata sull’automotive, non vi sono garanzie sullo stabilimento Stellantis di Melfi né da un punto di vista occupazionale né dei volumi produttivi”. Lo affermano in una nota i segretari generali Cgil Basilicata, Fiom Cgil Basilicata e Cgil Potenza rispettivamente Fernando Mega, Giorgia Calamita e Vincenzo Esposito presenti oggi al tavolo.
“Si prospetta un anno difficilissimo, purtroppo si continua a navigare a vista. Nel 2025 l’azienda ha infatti confermato i volumi produttivi del 2024, pari a 65 mila vetture contro la capacità produttiva di 400 mila dello stabilimento, con una notevole riduzione delle ore lavorative rispetto al 2024. Ciò – spiegano – produrrà un aumento massiccio della cassa integrazione, con ripercussioni a cascata sull’indotto, rispetto al quale chiediamo garanzie anche al governo regionale, affinché prema sul governo nazionale per ridurre gli oneri della cassa integrazione a carico delle imprese incluse nell’area di crisi industriale complessa per scongiurare la perdita di migliaia di posti di lavoro.
Rispetto a Stellantis – affermano i dirigenti sindacali – che continua quindi a scaricare la crisi del settore sui lavoratori, i quali non hanno garanzie sul futuro occupazionale e salariale, serve un impegno concreto da parte della politica regionale, nazionale ed europea. Esprimiamo preoccupazione anche sulle produzione dei nuovi modelli, che rispetto al passato rispondono a un mercato che oggi in Italia non vede domanda, trattandosi di modelli con costi elevatissimi. Al tavolo pertanto abbiamo chiesto all’azienda di incrementare la formazione dei lavoratori per allargare quanto più possibile la platea degli addetti pronti alla produzione dei nuovi modelli e al governo regionale di farsi carico con il governo centrale di interventi necessari sull’automotive in Italia e a Melfi con investimenti in ricerca, sviluppo e missioni produttive per l’impianto e le aziende dell’indotto. I metalmeccanici della Cgil lucana saranno pertanto a Bruxelles il prossimo 5 febbraio per la mobilitazione europea dei sindacati del settore industriale per difendere e rilanciare l’occupazione e l’industria nel nostro Paese e in Europa”.