Testimonianze |
Basilicata
/
Cronaca
/

Stellantis Melfi, 2025: “Al lavoro solo la lista ‘verde’ dei privilegiati”

17 gennaio 2025 | 10:05
Share0
Stellantis Melfi, 2025: “Al lavoro solo la lista ‘verde’ dei privilegiati”

Il racconto di un operaio della Lastratura, che ci mostra il nuovo metodo di “chiamata” dei lavoratori sulla linea. “Situazione fuori controllo, se prima si facevano due giorni al mese, ora neanche quelli. Ci vogliono i controlli”

“No no, così è davvero deprimente, se trovassi di meglio non sarei certo qui”. Un lavoratore che opera in Lastratura ci mostra una lista segnata in verde e che gli è stata mandata dal suo superiore. Sono segnati dei cognomi (in verde) tra i quali non c’è il suo. Una vera e propria “Schinderl’s list”. È questa l’ultima frontiera “miserevole” del lavoro alla Stellantis di Melfi nel 2025.

In base ai nuovi calendari, tolta squadra e turno di notte (definitivamente) ci sono dei giorni segnati in verde in cui ciascuno sa che dovrebbe lavorare o meno in base al reparto a cui appartiene. Ma ciò avviene solo sulla carta. Nella realtà, invece, “siccome siamo in tanti e le giornate lavorative sono sempre meno, a due giorni dalla giornata in cui si dovrebbe lavorare, il capo dice chi deve scendere tra i papabili e chi no. E io sono già due volte che sono fuori dalla lista. Chiamano solo privilegiati e…”. È furibondo il lavoratore. Il tema l’avevamo affrontato proprio qualche giorno fa in un ultimo articolo. La situazione, però, è ancora peggiore di come l’avevamo inquadrata. “La situazione è fuori controllo – assicura il lavoratore con cui abbiamo parlato. Al di là del fatto che oggi e domani non si lavora per fermo produttivo, ma già girava la lista di chi doveva lavorare e chi no, senza una logica”. E ancora: “Se prima, lo scorso anno, sapevi quando stavi fermo perché a turno, chi avrebbe dovuto fare la notte stava fermo quella settimana, ora, con la logica del biturnismo, non si sa più nulla”. Tradotto, vuol dire che “se prima arrangiavi due giorni al mese ora neanche quelli”.

Una segnalazione, questa, che ci proviene da più fronti, seppur con sfumature diverse. “Devi fare tutte le postazioni, anche quelle che per sciagura tua, personale, non riesci a fare perchè hai una limitazione. In quel caso ti stai a casa in cds e non se ne parla più”, ci racconta un altro lavoratore ormai fuori dalla catena di montaggio da fine novembre. La situazione sta precipitando. I nervi sono a fior di pelle. E il lavoratore della Lastratura con cui abbiamo parlato chiede chi si intervenga e che non cali una cappa di silenzio su quanto sta accadendo. “Dovrebbero intervenire i sindacati, l’Ispettorato del Lavoro. Perché queste liste in cui nello stesso reparto si viene prescelti o esclusi senza un perché?” E ancora: “Dove sono finite le rotazioni, la Cassa a rotazione, ci prendono solo in giro”.

Parole forti, da qui la sensazione che ci si trovi davanti a liste di “prescelti”, per non utilizzare la parola usata dal lavoratore. Ma si sa che ad essere accondiscendenti primo o poi arriva la ricompensa. “Se non lo sei, se non strisci e fai lo schiavo, stai a casa”. È iniziato piuttosto male il nuovo anno. “Ma non avete ancora visto niente”, assicura chi ci ha informato su queste strane liste verdi tra “prescelti” e “scartati”, che fa molta tristezza. Al di là della produzione in discesa (in casa Stellantis) è una questione di metodo. La lista dei ‘prescelti’ segnati in verde fa male alla dignità. Dei lavoratori. Chi di dovere batta un colpo.