Stellantis, a Melfi si riaprono i cancelli: “sarà l’anno del rilancio?”

7 gennaio 2025 | 14:54
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Stellantis, a Melfi si riaprono i cancelli: “sarà l’anno del rilancio?”

Uilm: Le condizioni generali, però, restano incerte. Dal Governo non sono ancora arrivate misure di sostegno concrete per il settore automotive e i suoi lavoratori

A partire dal primo turno di domani mattina (8 gennaio ndr), riaprirà lo stabilimento Stellantis di Melfi. Il 2025 si apre con una riduzione dei turni e, soprattutto, delle produzioni. L’anno appena concluso ha visto l’annuncio delle nuove vetture e del cronoprogramma per l’avvio della produzione dei nuovi modelli, previsto a partire dal 2025. Si tratta di vetture non solo elettriche, ma anche mild hybrid. Questo cambiamento rappresenta un passo verso un piano industriale più realistico rispetto al passato. Tuttavia, come già sottolineato nelle settimane scorse, il 2025 sarà un anno particolarmente impegnativo, forse il più difficile per l’intero settore. Sarà infatti cruciale trasformare gli annunci in azioni concrete. Così in una nota la Uilm Basilicata.

Le condizioni generali, però, restano incerte. -aggiunge il sindacato-Dal Governo non sono ancora arrivate misure di sostegno concrete per il settore automotive e i suoi lavoratori. In Europa, la situazione rimane bloccata: la normativa sulle emissioni di CO2 è ancora in vigore senza significative modifiche o decisioni nuove. Come Uilm Basilicata, il prossimo 5 febbraio parteciperemo alla manifestazione sotto il Parlamento Europeo per ribadire le nostre richieste.

Per quanto riguarda le aziende dell’indotto, in particolare la logistica, nonostante le dichiarazioni di Stellantis e del nuovo referente per le commesse Italia, secondo cui il 90% delle aziende ha ricevuto ordini, riteniamo che il cambio di passo sia ancora insufficiente. Su questo aspetto sarà necessario vigilare attentamente per comprendere la reale portata di tali cambiamenti. Inoltre, i lavoratori della logistica, dopo oltre un anno, non hanno ancora beneficiato della riduzione del 20% del contributo addizionale sulla cassa integrazione, e continuano a rischiare il posto di lavoro.

A questo proposito, auspichiamo che al tavolo convocato il 10 gennaio prossimo dal Presidente Bardi e dall’Assessore Cupparo, vengano prese decisioni concrete per tutelare questi lavoratori. Chiediamo anche la definizione di un chiaro piano di intervento, alla luce dell’accordo energetico con Stellantis, che possa portare a un “Patto per Melfi” capace di includere tutto il sistema industriale dell’automotive. Infine,-conclude la Uilm- crediamo che il 2025 debba essere l’anno della responsabilità condivisa. È necessario superare ogni personalismo e lavorare insieme per garantire che l’industria in Basilicata continui a essere protagonista, a beneficio delle famiglie e dei lavoratori lucani.