Referendum Autonomia Differenziata: “resta la voglia di riscatto dei lucani a cui dare risposte”
Il segretario della Uil Basilicata dopo la decisione della Corte Costituzionale: legge per noi resta sbagliata
Dopo le migliaia di firme raccolte in Basilicata attraverso i banchetti nelle piazze dei comuni, davanti posti di lavoro, e nel “firma day Uil” che hanno contribuito all’eccezionale risultato di un milione e trecentomila adesioni complessive, la decisione della Corte Costituzionale che non ha ammesso a referendum il quesito per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata, decisione che comunque va rispettata, non ferma l’impegno e l’iniziativa della Uil sui temi del Ddl Calderoli. Così il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli.
Con le firme -aggiunge – abbiamo raccolto l’entusiasmo, le preoccupazioni, la voglia di riscatto proveniente dal territorio, dalle categorie, dalle delegate e delegati, pensionate, pensionati e dalle lavoratrici e lavoratori lucani. Una voglia di riscatto che non è certo venuta meno con la decisione della Corte Costituzionale e che attende risposte.
Deve adesso occuparsene il Parlamento al quale chiediamo di tenere in debita considerazione l’opinione di tutte quelle persone che hanno sottoscritto il quesito per abrogare una legge che per noi resta totalmente sbagliata e che, se applicata così come era nel testo originario, avrebbe aumentato ancora di più le disuguaglianze territoriali e sociali. Ripartendo dall’indicazione dell’Alta Corte dello scorso dicembre, che con la sentenza sulla legittimità aveva già espresso pareri negativi in più parti della legge, auspichiamo – sottolinea Tortorelli – si possa condividere, tutti insieme, maggioranza, opposizione e forze sociali, un testo che abbia come principio ispiratore un decentramento cooperativo, equo, solidale e non competitivo tra le diverse Regioni. Se così non fosse il governo e il Parlamento si assumerebbero una grave responsabilità davanti al Paese.