Potenza, “la supercazzola di Smaldone”

23 gennaio 2025 | 10:22
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Potenza, “la supercazzola di Smaldone”

“Il presidente del Consiglio comunale quando in campagna elettorale parlava di “ritorno” dei giovani e del merito, probabilmente si riferiva ad un ritorno alle politiche degli anni Ottanta”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di “Potenza non ritorna”

“Con un inglese un po’ stentato per uno che dichiara sul suo curriculum di padroneggiarlo in modo avanzato, il Presidente del Consiglio Comunale Pierluigi Smaldone, risponde con una “supercazzola” all’interrogazione dell’opposizione nella quale si chiedeva per quale motivo, lo stesso Presidente, abbia richiesto la collaborazione di due giovanotti con un contratto di mille euro al mese (dal 10/12/24 al 15/01/2025) come consulenti tecnico-politici di alto profilo. Sarà forse per questo che indulge anche sul curriculum dei due giovanotti?

Lo Statuto Comunale, infatti, all’articolo 64 prevede sì che il Presidente possa avvalersi di collaboratori esterni, ma parla di professionisti “altamente qualificati”. Le selezioni dei collaboratori esterni, inoltre, dovrebbero essere fatte nella massima trasparenza e mediante procedure comparative per raggiungere obiettivi specifici e determinati e solo quando l’amministrazione abbia accertato l’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane
disponibili al suo interno. Ci chiediamo, quindi, a cosa servivano due giovanotti che per ragioni anagrafiche non possono essere degli esperti e, per quanto risulta agli atti, non sono neanche laureati? Quando Smaldone in campagna elettorale parlava di “ritorno” dei giovani e del merito, probabilmente si riferiva ad un ritorno alle politiche degli anni Ottanta, oppure si ispirava ai film di Checco Zalone e Cetto La Qualunque. Ma del resto, c’era da aspettarselo da un personaggio che apoditticamente si è definito politico pur non avendo mai preso abilmente nessuna posizione politica chiara fin dal suo esordio e non avendo mai partecipato a nessuna azione politica se non quella di aver alzato la mano nel C.d.A. della nota università proletaria LUISS.

Qual è la posizione politica di Smaldone per la grave crisi idrica che ha colpito la nostra città e che, seppur sopita, non si è ancora risolta? Qual è la posizione politica di Smaldone sull’edilizia, sui rifiuti, sui trasporti, sulle scuole, sull’ambiente, sulle strade della nostra città? E se andiamo sui temi più importanti, ci piacerebbe sapere cosa ne pensa del lavoro, dei diritti civili, della sanità, dell’università, delle privatizzazioni. Se alla carriera politica si potessero applicare i principi della carriera aziendale, ecco che saremmo difronte alla classica applicazione del principio di Peter “in una gerarchia, ogni dipendente sale di grado fino al proprio livello di incompetenza”, ma anche dell’effetto Dunning-Kruger “la distorsione cognitiva nella quale individui poco esperti e poco competenti in un campo tendono a sovrastimare la propria preparazione giudicandola, a torto, superiore alla media”. Evidentemente Smaldone vive in una bolla di distorsione cognitiva rispetto al proprio ego, oppure è arrivato al suo massimo grado della carriera politica. Forse è per questo che -per la prima volta nella storia cittadina recente- ha scelto di avere due eminenti consulenti tecnico-politici come un suo ex candidato e un ex dirigente cittadino dei 5 Stelle? Ai posteri l’ardua sentenza.