Potenza, intitolazione Belvedere a Postiglione, Lud: il sindaco ci ripensi
“La nostra indignazione è stata grande quando abbiamo saputo della volontà del Comune di intitolare uno spazio cittadino, il Belvedere di Montereale a un esponente di Forza Nuova”
“Siamo la Libera Università delle Donne di Potenza, ci siamo costituite 14 anni fa perché condividevamo l’esigenza di prendere parola pubblica circa le questioni che riguardano la situazione politica, sociale e culturale del nostro Paese, e in particolare del nostro territorio, e farlo da una prospettiva di genere, femminista e antifascista.
Negli anni ci siamo occupate di molti dei problemi che affliggevano la nostra società, mantenendo un dialogo aperto, talvolta serrato, non sempre proficuo, con la politica soprattutto locale.
Una delle tante questioni che ci ha impegnate in primissima persona è stata la toponomastica femminile, tema di forte rilevanza politica e culturale, convinte come siamo che le denominazioni dei luoghi e degli spazi pubblici siano un indicatore del livello di coscienza civile di un territorio e che raccontino la nostra identità formatasi attraverso l’esercizio comune della memoria storica. Dal nostro punto di vista, l’assoluta e indecente scarsità di spazi dedicati a donne che si erano distinte nei vari ambiti della vita civile ci ha portato a promuovere una serie di iniziative tese al recupero delle loro memoria e alla valorizzazione del contributo dato alle nostre conquiste di civiltà, saperi e libertà. Oggi, grazie alle nostre iniziative portate avanti tra mille difficoltà e tortuosi cammini burocratici, due luoghi della Basilicata hanno intitolazioni femminili, la piazzetta Sorelle Tortorelli ad Armento, e la via Vincenza Castria a Matera.
Pertanto la nostra indignazione è stata grande quando abbiamo saputo della volontà del Comune di Potenza di intitolare uno spazio cittadino, il Belvedere di Montereale, luogo molto evocativo per la comunità, caro ai molti giovani che l’hanno frequentato nel tempo, a un potentino esponente di Forza Nuova che non ci sembra si sia distinto nel promuovere la crescita culturale della nostra città, e con il quale non ci sentiamo di condividere radici comuni o appartenenze culturali. L’endorsement ricevuto al riguardo dal fascistissimo Roberto Fiore dovrebbe essere sufficiente a far decadere questa candidatura, se non altro per rispetto della nostra Costituzione, ma non sembra si vada in questa direzione. Molto si è scritto in questi giorni sul perché tali scelte scellerate vengano portate avanti da una giunta che si dice di centro sinistra, e sostenute da tutto un parterre di politici, amministratori e persino giornalisti di ogni ordine e grado e di ogni schieramento partitico.
E dunque non aggiungeremo altro a quanto giustamente detto e denunciato. Tuttavia come donne convintamente antifasciste ci teniamo a prendere una posizione netta di rifiuto totale all’ipotesi di questa intitolazione e invitiamo il sindaco e gli esponenti della Giunta comunale a fare un passo indietro e revocare la delibera, anche al fine di evitare di creare un clima divisivo e polemico che finirebbe col danneggiare il rapporto con i cittadini che deve mantenersi aperto e partecipativo.” La Segreteria LUD