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Emergenza idrica Potenza e provincia, “l’acqua non è un regalo o una concessione”

7 gennaio 2025 | 13:48
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Emergenza idrica Potenza e provincia, “l’acqua non è un regalo o una concessione”

Indecorosi ed offensivi i regali di Natale ai cittadini dei 29 comuni colpiti dalla crisi idrica. Ora che i livelli d’acqua nella Camastra sono saliti i cittadini meritano di sapere quale futuro li attende

L’emergenza idrica che ha colpito 29 comuni del potentino, capoluogo compreso, sembra passata in secondo piano nelle festività natalizie appena trascorse. “Eppure, -ci scrive un cittadino -di cose ne sono successe in questo periodo festivo. A parte gli indecorosi, ed offensivi regali elargiti alla sfortunata popolazione dei 29 comuni da parte del commissario Bardi, (il riferimento è ai comunicati stampa in cui si annunciava che nei giorni di festa l’acqua, per disposizione del commissario all’emergenza Bardi, non vi sarebbero state sospensioni ndr) bisogna evidenziare che l’intento di fare, gradualmente, scivolare la questione nel dimenticatoio, o, quantomeno, di far sì che questa vera, lunga ed invariata emergenza possa confondersi con una assopita normalità, si stia realizzando.

Nella mia abitazione, -racconta l’uomo-come in quella di tutti coloro – e sono tanti – che condividono questa malaugurata vicenda, si continua a raccogliere, quotidianamente, l’acqua per le necessità ordinarie, e ciò è avvenuto anche in quelle giornate nelle quali l’erogazione avrebbe dovuto essere interrotta, ma, all’ultimo momento, con quell’assenza di programmazione che ha contraddistinto la crisi sin dall’inizio, è stato deciso di soprassedere.

Chi ha il compito di effettuare le scelte e di assumere le decisioni si guarda bene dall’informare i cittadini. Gli enti preposti, quali l’Autorità di Bacino ed Acque del Sud forniscono i dati relativi agli accumuli idrici nella diga del Camastra con notevoli ed inspiegabili ritardi. Ad oggi, “sembrerebbe” che nella diga siano presenti fra 2.500.000 e 3.000.000 di metri cubi di acqua, cioè, approssimativamente, quanti ne erano disponibili nella prima decade di ottobre 2024. Cosa voglio dire? Che in quel periodo, se la memoria non mi inganna, le interruzioni idriche avvenivano soltanto per 2 giorni su 8, ma, si badi bene, in quel periodo veniva utilizzata soltanto l’acqua dell’invaso (oltre quella di alcune sorgenti ). Oggi che circa 400 litri/secondo vengono captati dal Basento (oltre a quanto fornito dalle predette sorgenti ), e con la presenza in diga di almeno 2.500.000 metri cubi, viene fatto passare per un evento eccezionale ed irripetibile il regalo del giorno di Natale e dell’Epifania. Ma perché non viene spiegato quali sono i piani dei politici e dei tecnici da loro nominati? Cosa si intende fare dei quantitativi di acqua presenti nell’invaso e che, sia detto chiaramente, attualmente non vengono utilizzati per essere erogati ai cittadini, ma restano lì ad aumentare, anche se in percentuali non particolarmente rilevanti, ma, certo, non trascurabili?

Purtroppo, la popolazione non viene ritenuta degna di conoscere i programmi futuri, né, tantomeno, di essere informata correttamente sui numeri attuali. Ciò che chiedo a voi, -conclude il lettore- sempre che condividiate quanto esposto ( che potrebbe anche essere frutto di una mia errata interpretazione delle cifre ), è di diffondere questi dati alla popolazione assopita, nonché di incalzare la classe dirigente perché spieghi cos’ha in mente di fare e perché”.