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/Docenti esclusi dalle graduatorie del concorso fondi Pnrr: Un vero gioco al massacro
5 gennaio 2025 | 14:27
Foto di repertorio
Luigi Sofia: “ci troviamo esclusi e costretti a partecipare a nuovi concorsi che sembrano progettati per umiliarci e prosciugarci economicamente ed emotivamente”
Gentile Redazione,
mi rivolgo a voi con una richiesta di aiuto, consapevole del ruolo che il vostro programma ricopre nel dare visibilità alle questioni sociali più urgenti e spesso ignorate. Vi scrivo a nome di migliaia di docenti precari che da mesi si stanno mobilitando per difendere i propri diritti e, soprattutto, il futuro della scuola pubblica italiana.
La nostra battaglia è una questione che va oltre le singole vite coinvolte: riguarda la dignità del lavoro, la credibilità delle istituzioni e la possibilità stessa di costruire un sistema educativo solido e inclusivo. Si parla di uomini e donne, giovani e meno giovani, madri e padri di famiglia, che da anni vivono sotto il ricatto del precariato, lavorando con dedizione in condizioni di estrema incertezza, senza alcuna prospettiva di stabilità.
Abbiamo superato un concorso bandito con i fondi del PNRR, dimostrando il nostro merito e la nostra preparazione. Eppure, al posto di essere inseriti in graduatorie a scorrimento trasparenti, come avviene in ogni paese civile, ci troviamo esclusi e costretti a partecipare a nuovi concorsi che sembrano progettati per umiliarci e prosciugarci economicamente ed emotivamente.
Un vero squid game. Un vero gioco al massacro.
Nel corso di questi mesi ci siamo mobilitati tre volte, attirando l’attenzione della stampa nazionale e aprendo un dialogo con la politica. Abbiamo sentito dal governo ammissioni di responsabilità e persino parole di sostegno, ma ancora non vediamo soluzioni concrete. Nel frattempo, come regalo di Natale, è stato pubblicato un nuovo bando di concorso che ci chiede di ricominciare da capo, spendendo altri soldi e affrontando prove che abbiamo già superato.
Siamo devastati.
Ma non ci arrendiamo.
La nostra mobilitazione continua, perché sappiamo che rinunciare oggi significherebbe tradire non solo noi stessi, ma anche il futuro delle generazioni che verranno.
Significa un precedente grave nella storia del nostro paese e dei concorsi pubblici. Per questo vi chiediamo di darci voce nel vostro programma.
Abbiamo bisogno che questa battaglia sia raccontata, che la sua importanza venga capita e che il sistema ingiusto che ci opprime venga finalmente smascherato.
Solo così potremo sperare di ottenere quella giustizia che ogni lavoratore merita. Confidiamo nella vostra sensibilità e nella vostra capacità di portare alla luce storie che spesso rimangono nascoste.
Vi chiediamo aiuto. Grazie per l’attenzione e per il lavoro che fate ogni settimana. Luigi Sofia
Portavoce dei Docenti precari Esclusi PNRR 23/24