Centrale del Mercure, “la Calabria difende il territorio, la Basilicata no”
Europa Verde Avs Area Sud Lucana esprime netta contrarietà alla decisione della Giunta Bardi di impugnare la scelta della Giunta regionale calabrese di non concedere proroghe e dunque di fermare le attività della Centrale a biomasse collocata proprio nel cuore del Parco del Pollino
Europa Verde – AVS Area Sud Lucana esprime netta contrarietà per la decisione della Giunta Bardi di impugnare la scelta della Giunta regionale calabrese di non concedere proroghe e dunque di fermare le attività (così come sono, rispetto alla potenza installata) della Centrale a Biomasse del Mercure, collocata proprio nel cuore del Parco Nazionale del Pollino. “Una decisione scellerata, -sottolinea il portavoce, Giuseppe Petrocelli-quella del centrodestra lucano, che punta a distruggere un primo importante risultato arrivato con 20 anni di ritardo e concretizzato anche e soprattutto grazie alla pressione esercitata dalle lotte delle associazioni e dei comitati civici ambientalisti locali.
Fermo restando che la mobilitazione popolare proseguirà, -aggiunge-ci auguriamo che il Consiglio Regionale di Basilicata (cui sarà sottoposta la decisione) possa rivalutare le determinazioni delle nostre istituzioni. La nostra area non ha bisogno di mega centrali pericolose per la salute dei cittadini e per l’ambiente, che limitano lo sviluppo turistico e la crescita economica del territorio. Non abbiamo bisogno di uno sviluppo che brucia ogni anno 350mila tonnellate di alberi, che immette sostanze nocive nell’aria, che congestiona di grossi camion le nostre già precarie strade.
Abbiamo, al contrario, necessità di costruire un modello di sviluppo meno impattante dal punto di vista ambientale, sanitario e sociale e più a misura delle esigenze delle comunità e dei cittadini e rispettoso della originale biodiversità di questa terra. Pertanto -conclude-dobbiamo cogliere questa occasione per sentirci tutti coinvolti nel costruire un percorso di crescita che sappia esaltare l’unicità della nostra area, rispettando quella che per noi è la massima da seguire sempre, ovvero valorizzare tutelando e tutelare valorizzando. Ora ci auguriamo che, con la stessa determinazione, si possa scongiurare definitivamente anche il pericolo di San Sago”.