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Bruciarono auto di un carabiniere, due arresti a Pignola: contestato il metodo mafioso

17 gennaio 2025 | 12:46
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Bruciarono auto di un carabiniere, due arresti a Pignola: contestato il metodo mafioso

La misura cautelare disposta dalla Dda di Potenza: in carcere un 32enne e un 22enne

Un 32enne e un 22enne di Pignola, D.M e G.A, sono stati arrestati questa mattina per incendio aggravato dal metodo mafioso. Al 32enne viene anche contestato il reato di resistenza a pubblico ufficiale. Ad eseguire la misura cautelare i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Potenza su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura potentina. Secondo quanto emerso dalle indagini, la sera del 23 ottobre 2023, i due avrebbero incendiato l’auto di un carabiniere in servizio alla Stazione di Pignola.

Il provvedimento scaturisce dagli esiti di intensa attività d’indagine condotta, anche con il ricorso ad accertamenti di natura tecnico-scientifica, dai Carabinieri del citato reparto, su delega della D.D.A. di questa Procura della Repubblica, a seguito dell’incendio dell’autovettura Mercedes classe A di proprietà di un Carabiniere effettivo alla Stazione dell’Arma di Pignola, avvenuto a Pignola la sera del 22 ottobre 2023 mentre il veicolo si trovava in sosta negli stalli riservati al locale Comando Arma.

Le risultanze investigative acquisite nella fase delle indagini preliminari-fa sapere la Procura in una nota- hanno permesso di raccogliere gravi indizi colpevolezza a carico degli indagati i quali, mossi da volontà di vendetta per i ripetuti controlli domiciliari disposti a carico di D.M., all’epoca sottoposto a misura restrittiva per altra causa. D.M avrebbe ideato l’incendio mentre G.A. sarebbe stato l’esecutore materiale al fine di intimidire, con metodo mafioso, i Carabinieri della Stazione e dimostrare alla cittadinanza la forza e la capacità di reagire e di sfidare le istituzioni locali.

D.M. è indagato anche per il delitto di resistenza a Pubblico Ufficiale continuata in quanto, in tempi diversi e in esecuzione di un medesimo disegno finalizzato a costringere i Carabinieri della Stazione di Pignola ad allentare o desistere dai controlli domiciliari sul rispetto della misura restrittiva, e comunque a non segnalare all’Autorità Giudiziaria le violazioni cautelari di cui si rendeva protagonista, prometteva vendetta con minacce esplicite loro rivolte qualora avessero adempiuto ai previsti obblighi di comunicazione. I due arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati condotti in carcere.