Avigliano, dimensionamento scolastico “in barba alle Linee guida”

15 gennaio 2025 | 16:55
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Avigliano, dimensionamento scolastico “in barba alle Linee guida”
Avigliano

“Non rispettati i criteri oggettivi previsti dalla legge”

Continua a far discutere il Piano di dimensionamento scolastico adottato dalla Regione Basilicata. Arriva da Avigliano la segnalazione di alcuni docenti e genitori dopo l’accorpamento degli Istituti Federico II di Svevia Avigliano Frazioni Filiano e dello Spaventa Filippi di Avigliano centro.

A creare perplessità è l’attribuzione della sede di dirigenza allo Spaventa Filippi di Avigliano centro a discapito dell’Istituto comprensivo Avigliano Frazioni Filiano “senza alcun rispetto dei criteri oggettivi previsti dalla legge (numero iscritti per istituto e posizione centrale dal punto di vista territoriale della sede della presidenza come stabilito dalle Linee Guida)”. Le Linee guida, infatti, stabiliscono che “in caso di accorpamento di due o più istituzioni scolastiche appartenenti a diversi comuni la sede centrale, in fase di adozione del Piano di dimensionamento, è individuata nell’istituto con il maggior numero di alunni. Nel caso di più dirigenze con sede nello stesso comune nell’ipotesi che una di queste già accorpi anche istituti di altri comuni, la sede di una delle dirigenze deve essere allocata nel comune con maggiore popolazione studentesca tra quelle che compongono l’istituto e che ne sono prive”. Ed è questo-dicono- il caso dell’Istituto comprensivo Avigliano Frazioni Filiano.

La scelta della Giunta appare dunque “un abuso e una forzatura illegittima nel silenzio complice delle amministrazioni comunali di Avigliano, Pietragalla e Filiano. La questione non è scegliere tra una parte o l’altra del territorio del comune aviglianese, bensì scegliere se stare dalla parte dell’abuso o dalla parte del rispetto della legge”.

Sulla questione è intervenuto anche il gruppo consiliare “Insieme per Avigliano” che aveva presentato un documento all’assessore regionale Cupparo nel quale si chiedeva di rivalutare le scelte fatte e dunque i tagli. Inoltre il gruppo consiliare aveva chiesto all’amministrazione comunale di valutare anche un ricorso al Tar. La Regione, dal canto suo, nei giorni scorsi, ha rivendicato la bontà del piano di dimensionamento.