Stellantis, Fim: “finalmente un cambio”
Per il segretario generale Uliano incontro al Mimit “rappresenta un momento di svolta nei rapporti con l’azienda dopo l’uscita dell’ad”
Il Segretario generale della Fim, Ferdinando Uliano intervenendo al tavolo di ieri 17 dicembre su Stellantis al Ministero ha dichiarato: “l’incontro di oggi rappresenta un momento di svolta nei rapporti con l’azienda dopo l’uscita dell’ad. Le novità emerse oggi, ha sottolineato Uliano – a partire dalla piattaforma small rappresenta un elemento di certezza sulle prospettive e sui volumi a cui si aggiungono novità legate all’ibridizzazione dei modelli e l’impegno sull’indotto. Al piano industriale precedente da noi giudicato insufficiente, hanno aggiunto la nuova piattaforma small con 2 nuovi modelli a Pomigliano dal 2028 a largo consumo. La nuova 500e a Morafiori in aggiunta alla 500 ibrida. Vengono ibridizzate le auto previste nelle versioni elettriche tra il 2025 e 2026 a Melfi, portando l’offerta a 7 modelli. E’ stato annunciato ad Atessa la nuova gamma large sui veicoli commerciali. A Cassino vengono sviluppate anche le versioni ibride delle full electric previste su Stelvio e Giulia e in aggiunta al nuovo top di gamma sempre su piattaforma large. Su Modena verrà lanciata la collaborazione con motor valley per il lancio del progetto alto di gamma.
Su quest’ultimo chiederemo all’azienda dei momenti di verifica e di analisi puntuale, ha detto Uliano. Mentre su Maserati non ci sono state chiarimenti da parte dell’azienda, oggi siamo sotto le 10 mila unità vogliamo capire quale piano l’azienda ha per questo importante marchio e quanto incida sugli stabilimenti di Modena, Mirafiori e Cassino.
Il segretario Fim ha poi lanciato l’allarme sugli ammortizzatori – “abbiamo una situazione rispetto agli ammortizzatori drammatica. Entro il prossimo anno finiranno per la quasi totalità dei siti servono certezze di coperture per questi lavoratori. Uliano ha poi chiesto la necessità di verificare il rapporto con i grandi fornitori presenti nel nostro Paese sui quali si rischia come sta avvenendo con Stellantis in rientro delle produzioni nei paesi d’origine. Resta fondamentale la questione sulla giga factory ACC di Termoli, senza questo importante investimento resta incerto il futuro, tra l’altro su Termoli vogliamo sapere finché non parte la giga factory quali motori verranno costruiti – aggiungendo – anche il fatto che sulle fabbriche di motori servono più certezze rispetto al futuro e comprendere l’impatto sulle motorizzazioni ibride per Termoli. L’impatto sui volumi si avrà dal 2026 a seguito dei nuovi lanci, si raggiungeranno le 750.000 produzione del 2023. L’obiettivo da raggiungere per noi è la saturazione degli impianti che per mantenere occupazione deve salire almeno a 1 milione obiettivo che si deve raggiungere entro 2030.
Siamo d’accordo con il governo rispetto alla battaglia sulle multe UE sulla Co2 se non si interverrà per fine mese si rischia il collasso dell’intero settore a livello Europeo. In conclusione il leader Fim ha annunciato una grande manifestazione per il prossimo 10 gennaio a Bruxelles per sollecitare l’UE a mettere in campo un fondo europeo a sostegno del settore.